I deputati al Parlamento europeo approvano l’accordo sulla trasparenza della pubblicità politica

  • Le nuove norme rafforzano l’integrità delle campagne elettorali e contribuiscono a combattere la disinformazione e le ingerenze straniere
  • Gli elettori saranno in grado di riconoscere meglio gli annunci politici e vedere chi li ha pagati
  • I dati personali delle persone saranno protetti

Le nuove norme disciplineranno la pubblicità politica, in particolare quella online, fornendo nel contempo un quadro che consenta agli attori politici di fare pubblicità più facilmente in tutta l’UE.

Mercoledì, la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha approvato l’accordo politico sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica con 33 voti a favore, un contrario e otto astensioni, aprendo la strada al voto finale durante una prossima sessione plenaria.

Maggiore trasparenza e integrità delle elezioni

In base alle nuove norme, la pubblicità politica dovrà essere chiaramente etichettata. I cittadini, le autorità e i giornalisti potranno facilmente ottenere informazioni sul motivo per cui vedono un annuncio, chi lo finanzia, dove hanno sede, quanto hanno pagato e a quali elezioni o referendum è collegato il messaggio. Tutta la pubblicità politica e le relative informazioni saranno archiviate in un archivio pubblico online.

Per limitare le interferenze straniere nei processi democratici europei, la sponsorizzazione di annunci pubblicitari provenienti da paesi terzi sarà vietata nei tre mesi che precedono un’elezione o un referendum.

Regolamentazione delle strategie di targeting

Le tecniche di targeting e amplificazione saranno possibili solo ai fini della pubblicità politica online basata sui dati personali raccolti presso l’interessato, previo consenso esplicito e separato. L’utilizzo di categorie particolari di dati personali (ad es. etnia, religione, orientamento sessuale) o di dati di minori non sarebbe possibile.

Proteggere la libertà di espressione

Le norme riguardano solo la pubblicità politica retribuita. Non incidono sul contenuto degli annunci politici né sulle norme sulla condotta e sul finanziamento delle campagne politiche. Le opinioni personali, le opinioni politiche, come i contenuti giornalistici non sponsorizzati, o le comunicazioni sull’organizzazione delle elezioni (ad esempio annunci di candidati o promozione della partecipazione) da parte di fonti ufficiali nazionali o dell’UE non sono interessate.

Passaggi successivi

Il Parlamento nel suo insieme dovrebbe votare il regolamento durante la sessione plenaria del 26-29 febbraio. Le norme si applicheranno 18 mesi dopo l’entrata in vigore.