- Un portafoglio dell’UE per autenticare e accedere ai servizi pubblici e privati, nonché per archiviare, condividere e firmare elettronicamente i documenti
- Dashboard per la privacy per dare agli utenti il pieno controllo sui propri dati
- L’utilizzo del wallet è strettamente volontario
Il nuovo quadro per l’identità digitale fornirà ai cittadini dell’UE l’accesso digitale transfrontaliero ai servizi pubblici fondamentali.
Secondo il regolamento adottato giovedì, e già concordato con i ministri dell’UE, questo nuovo portafoglio di identità digitale consentirà ai cittadini di identificarsi e autenticarsi online senza dover ricorrere a fornitori commerciali, una pratica che solleva preoccupazioni di fiducia, sicurezza e privacy.
Il portafoglio dell’UE sarà utilizzato su base volontaria. Durante i negoziati, i deputati hanno ottenuto disposizioni per salvaguardare i diritti dei cittadini e promuovere un sistema digitale inclusivo, evitando discriminazioni nei confronti delle persone che scelgono di non utilizzare il portafoglio digitale.
La legge prevede “firme elettroniche qualificate” gratuite per gli utenti di portafogli dell’UE, che sono i più affidabili e hanno lo stesso valore giuridico di una firma autografa, nonché le interazioni portafoglio-portafoglio, per migliorare la fluidità degli scambi digitali.
I deputati hanno anche imposto un portafoglio open source per incoraggiare la trasparenza, l’innovazione e migliorare la sicurezza. Stabiliscono inoltre regole rigorose per la registrazione e la supervisione delle società coinvolte per garantire la responsabilità e la tracciabilità.
Tramite una cosiddetta privacy dashboard, gli utenti potranno avere il pieno controllo dei propri dati e potranno richiedere la cancellazione dei propri dati, come previsto dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Citare
La relatrice Romana Jerković (S&D, HR) ha dichiarato: “Questa legislazione mira a responsabilizzare i cittadini dando loro il pieno controllo dell’uso e della condivisione dei loro dati. L’identità digitale si è evoluta dall’essere una mera comodità a diventare un catalizzatore per il coinvolgimento civico, l’emancipazione sociale e un mezzo per promuovere l’inclusività nell’era digitale”.
Passaggi successivi
Il Parlamento ha dato il via libera definitivo al regolamento con 335 voti favorevoli, 190 contrari e 31 astensioni. Ora dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio dei ministri dell’UE per diventare legge.
Sfondo
Uno studio del servizio di ricerca del Parlamento europeo evidenzia che, dopo la pandemia, l’erogazione di servizi pubblici e privati è diventata sempre più digitale. Le soluzioni di portafoglio digitale esistenti consentono agli utenti di archiviare e collegare i dati in un unico ambiente senza soluzione di continuità sui propri telefoni cellulari. Tuttavia, secondo la Commissione, questa comodità comporta la perdita di controllo sui dati personali, mentre queste soluzioni sono scollegate da un’identità fisica verificata, il che rende le frodi e le minacce alla cibersicurezza più difficili da mitigare.
Conferenza sul futuro dell’Europa
La legislazione è una risposta diretta alle raccomandazioni della Conferenza sul futuro dell’Europa, in particolare allineandosi alla proposta 35, paragrafo 10, e alla proposta 33, paragrafo 5. La proposta 35, paragrafo 10, sostiene la creazione di un’identità digitale comune europea per razionalizzare le transazioni e i servizi digitali transfrontalieri, sostenuta da un solido quadro di norme e orientamenti europei per garantire le necessarie garanzie. La proposta 33, paragrafo 5, sottolinea l’importanza di creare un ambiente digitale sicuro e affidabile.