I giovani e la musica, nel saggio del tarantino Francesco Caroli

I giovani e la musica contemporanea

nel saggio del tarantino Francesco Caroli

Il mutamento delle subculture nell’ultimo lavoro dello scrittore pugliese

La cultura hip-hop e la sua evoluzione nel rap e nel gangsta rap, per arrivare alle “scene” della contemporaneità manifestatesi nella trap, la quale ha monopolizzando stili e stilemi dei teenager del Terzo Millennio. È questo il tema del saggio socio-musicale «Il mutamento delle Subculture. Dai teddy boys alla scena trap», scritto da Francesco Caroli, 26enne originario di Taranto, che ci accompagna, con un’attenzione storica e storico-musicale fortemente legata a un’analisi sociologica appassionata, attraverso le sottoculture giovanili che hanno affascinato milioni di giovani e intimorito generazioni di adulti, affrontando la rivoluzione odierna che non vede «più movimenti collettivi derivanti dalle ideologie condivise, ma l’unicità del singolo nel paradosso della globalizzazione», come racconta l’autore. Con i suoi 26 anni, Caroli cresce nella Taranto di fine millennio e si avvicina, come quasi tutti i suoi coetanei, alla musica rap e al movimento hip-hop con l’orecchio ancora rivolto al “vecchio stile”, quello dei Run DMC e degli N.W.A., ma già proteso verso le mutazioni di genere che, da lì a poco meno di dieci anni, sfoceranno nella trap, la trappola, in cui milioni di giovani, oggi, si riconoscono nonostante il movimento -o meglio- la scena, non sia né condivisa, né condivisibile perché figlia dell’individualismo collettivo, dell’ossimoro della contemporaneità, del “ricco disagio” in cui navigano a gonfie vele gli adolescenti di oggi. Proprio la scena trap e la sua attuale golden age sono il cuore del saggio di Caroli; che ci impone di guardare a questi nuovi movimenti scenici se non con occhi interessati, quantomeno con uno sguardo rispettoso, perché fotografa con una visione molto nitida l’ambiente circostante contemporaneo con cui dobbiamo, oggettivamente, confrontarci.