Saranno il Castello Caracciolo di Sammichele di Bari e la cripta della Chiesa Madre “San Giorgio Martire” di Locorotondo le due aperture promosse dalla Delegazione FAI dei Trulli e delle Grotte per le Giornate d’Autunno 2023, il 14 e 15 ottobre. Tra i 700 luoghi aperti per le giornate, la Delegazione dei Trulli e delle Grotte apre due Comuni tra i Borghi più belli d’Italia ed uniti dal filo conduttore della famiglia Caracciolo, che in ambedue i luoghi esercitò la propria influenza.
“La Delegazione FAI dei Trulli e delle Grotte propone per le giornate FAI d’Autunno 2023 siti permeati di storia spesso poco conosciuta; le visite saranno impreziosite dai racconti sulle tradizioni dei luoghi e sugli affascinanti personaggi che li hanno abitati. L’augurio è che i nostri narratori – tra i quali giovani appassionati – riescano attraverso la condivisione della conoscenza a trasmettere ai visitatori amore e rispetto per questo nostro meraviglioso territorio e per l’immensa eredità costituita dal patrimonio immateriale di tradizioni, parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità, rafforzando il senso di appartenenza ed il desiderio di contribuire al suo sviluppo e miglioramento” dichiara la capo Delegazione, Etta Polignano.
Per la prima volta, il FAI apre un luogo a Sammichele di Bari, il Castello Caracciolo. Nato come torre di avvistamento del principe di Taranto durante le guerre di successione al trono di Napoli, il Castello è stato il testimone della nascita e di tutti i trascorsi della cittadina, nonché residenza di alcuni tra i suoi illustri protagonisti. Attualmente il Castello ospita il Museo della Civiltà Contadina, visitabile durante le giornate grazie ai volontari ciceroni del FAI, insieme alla chiesa di Santa Maria Maddalena, attualmente dedicata alla Vergine del Monte Carmelo.
“Per noi è una grande soddisfazione poter mettere a disposizione delle giornate del FAI il nostro Castello, che ospita al suo interno gli oggetti che hanno caratterizzato la nostra civiltà contadina. Uno scrigno di ricordi che sarà a disposizione dei visitatori per un’esperienza unica ed indimenticabile. Sammichele di Bari, come sempre, si dimostrerà una comunità accogliente pronta a soddisfare tutti i desideri culturali ed enogastronomici” dichiara il sindaco di Sammichele di Bari, Lorenzo Netti.
Per il rappresentante della cooperativa IRIS e dell’associazione culturale InCAnT, Stefano Porzia “Le aperture del FAI costituiranno senz’altro un’importante opportunità per una maggiore conoscenza e visibilità del Castello Caracciolo e dell’intero territorio di Sammichele di Bari da parte di un vasto pubblico. Si tratta infatti di una preziosa occasione per promuovere le potenzialità di questo importante monumento presso un gran numero di visitatori, affinché il suo valore culturale venga riconosciuto e maggiormente tutelato”. L’associazione InCAnT dal 2019 cura il servizio di gestione e apertura al pubblico del Castello insieme alla coop. Iris, animando encomiabilmente questo luogo rendendolo a misura di tutti, anche in collaborazione con diverse realtà locali, regionali ed extraregionali.
A Locorotondo, invece, aperta la cripta della chiesa Madre “San Giorgio Martire”. “Con il gruppo di volontari di Locorotondo abbiamo cercato un luogo poco frequentato ma soprattutto poco conosciuto nella sua preziosità: la cripta della chiesa Madre San Giorgio Martire. È sempre aperta, ogni giorno dell’anno, ma i suoi tesori sono custoditi, giustamente, in un ambiente protetto. E noi abbiamo voluto prenderci la responsabilità di esporre e far conoscere le oltre 30 reliquie che la cripta custodisce. Reliquie e reliquiari giunti in questa chiesa per volontà della famiglia Caracciolo, baroni di Locorotondo e duchi di Martina Franca. Un’apertura in cui sempre preziosa è la collaborazione con l’IISS “Basile Caramia-Gigante” a cui si aggiunge la disponibilità della Vicaria San Rocco e del Gruppo Scout Agesci di Locorotondo” dichiara la responsabile del Gruppo FAI di Locorotondo, Miriam Palmisano. Nella cripta, moltissime reliquie tra cui alcune di San Paolo, san Pietro, un frammento della Croce di Cristo e la preziosa reliquia di Santa Felicissima martire, sconosciuta, probabilmente riesumata dal card. Caracciolo. Tra i reliquiari, teche, encolpi ed ostensori con brandelli delle vesti dei Santi e parti di ossa. Tra questi, l’osso della mano di san Giorgio, custodito in una preziosa vetrinetta di cristallo napoletana.
“Innanzitutto dobbiamo ringraziare il FAI per essere presente a Locorotondo ed offrire la possibilità di scoprire i nostri tesori nascosti o dimenticati. Credo che tutta la popolazione debba essere grata al FAI per questo lavoro di riscoperta e di valorizzazione della nostra storia. Il valore di tale iniziativa si apprezza di più se si considera che tutti i paesi hanno una propria storia e se non la si conosce non c’è futuro. Anche Locorotondo ha tanti tesori nascosti che hanno bisogno di persone che si impegnino per tirarli fuori e metterli a disposizione della cittadinanza e di quanti il FAI attirerà, con la sua forza promotrice e divulgatrice che tutti riconosciamo a questa Fondazione. È importante questa riscoperta soprattutto nei confronti dei giovani, perché sappiano chi siamo stati e da dove veniamo, per una maggiore consapevolezza del presente” dichiara il sindaco di Locorotondo, Antonio Bufano.
Le aperture saranno fruibili al pubblico dalle 10 alle 18, senza pause, sabato 14 e domenica 15 ottobre. Per l’occasione sarà possibile entrare a far parte della famiglia del FAI o rinnovare la propria tessera con sconti irripetibili per famiglie, adulti e giovani. Un contributo per tutelare il patrimonio italiano ed aiutare la Delegazione a promuovere sempre più il nostro territorio.