Ecosostenibilità ed economicità sono le due direttrici su cui si articola il recente cambio strategico avviato della Recuperi Pugliesi, Srl impegnata da ormai più di cinquant’anni nel riciclo dei rifiuti, con sede legale a Modugno e sedi operative a Bari e Modugno.
Consorziata PolieCo e C.A.R.P.I., la Recuperi Pugliesi effettua la messa in riserva e la valorizzazione di diverse tipologie di rifiuto nei propri impianti per recuperarne, nel pieno rispetto dell’ambiente, la più alta percentuale possibile sotto forma di materie prime seconde da avviare all’industria trasformatrice. Nel suo complesso industriale di Modugno, la cui superficie è di circa 60mila mq, sono inoltre presenti aree dedicate alle operazioni di deposito temporaneo, preliminari allo smaltimento finale in impianti autorizzati e convenzionati dei rifiuti non recuperabili.
Come piattaforma CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, la Recuperi Pugliesi svolge a livello regionale un ruolo determinante nell’ambito dell’accordo quadro tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) e CONAI, strumento, previsto già dal Decreto Ronchi del 1997 e poi dal D.Lgs 152/06, attraverso il quale il sistema consortile riconosce ai Comuni italiani convenzionati la copertura degli oneri sostenuti per fare le raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggio, in relazione alla quantità e alla qualità dei materiali conferiti. Le sue attività di “raccolta”, infatti, favoriscono, seppur indirettamente, la diminuzione della TARI.
La Recuperi Pugliesi da anni opera nel rispetto delle norme vigenti nel nostro Paese e in conformità alle Certificazioni ISO 9001 (gestione della qualità), ISO 14001 (gestione ambientale), ISO 45001 (gestione della sicurezza), rilasciate dalla LL-C Italia. Recentemente è stata inserita nella graduatoria sugli “Investimenti sostenibili 4.0” stilata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) in relazione al Decreto ministeriale del 23 maggio 2023 che disciplina le condizioni e le modalità per la concessione e l’erogazione di agevolazioni volte a rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle piccole e medie imprese nei territori delle regioni italiane meno sviluppate. L’inserimento nella graduatoria ministeriale considera il punteggio complessivo attribuito ai programmi di investimento aziendali in relazione agli indicatori del criterio di valutazione “Caratteristiche del soggetto proponente” e del criterio “Sostenibilità ambientale del programma di investimento”.
Il Ministero finanzierà con circa 5 milioni di euro il programma di investimento proposto dalla Recuperi Pugliesi, dando la possibilità di acquistare impianti all’avanguardia progettati e realizzati considerando i vantaggi dell’economia circolare e della digitalizzazione dei processi produttivi.
Il programma di investimento prevede sia un miglioramento del ciclo produttivo con una fase finale che permette di ottenere un prodotto di qualità preservandolo dagli agenti atmosferici, sia la realizzazione di opere per la riduzione del rischio incendi negli impianti di stoccaggio e trattamenti rifiuti. In quest’ottica va ricordato che la Recuperi Pugliesi ha anticipato l’obbligo di Legge per l’adeguamento degli impianti di rifiuti alla nuova normativa in materia di prevenzione incendi (termine fissato al 2027) ottenendo già dal comando dei V.V.F. di Bari l’approvazione del progetto esecutivo.
Ma non è tutto. Da qualche mese la Recuperi Pugliesi, al fine di rispondere alle nuove esigenze del conferimento di rifiuti prodotti dalle utenze sia domestiche per mezzo di società di servizi alla raccolta, sia dalle società private, ha potenziato il servizio di raccolta di tutte le tipologie (vetro, carta, legno, metalli, plastica, ecc.) e l’attività di autodemolizione nella sede di via Glomerelli a Bari, garantendo lo scarico presso gli impianti di destinazione finale.