IL MURO DEL CANTO IN USCITA IL 30 OTTOBRE “LA MEJO MEDICINA” IL NUOVO ALBUM DI INEDITI (etichetta e distribuzione: Goodfellas/Believe) Disponibile nei formati vinile, cd e digitale I CONCERTI 07/11 Roma | Monk Club SOLD OUT 09/11 Pescara | Scumm 26/11 Torino | Off Topic 27/11 Milano | Arci Bellezza 28/11 Bologna | Freakout Club 30/11 Siena | La Corte dei Miracoli (calendario in aggiornamento) |
“La Mejo Medicina” è il sesto album di inediti de Il Muro del Canto, in uscita il 30 ottobre. L’iconica band folk rock capitolina prosegue il suo cammino con determinazione, passione e coerenza: dopo 14 anni di carriera, 5 dischi e oltre 500 concerti in Italia e all’estero, torna con un inno alla resistenza, all’amore, alla sofferenza, alla ribellione e alla resilienza. Il Muro del Canto è una delle voci più originali della scena musicale italiana, capace di fondere, con un’intensità espressiva senza pari, tradizione e innovazione. Acclamata nella scena indipendente, nel corso degli anni la band ha collaborato con figure di spicco del cinema italiano, come Marco Giallini, protagonista nel videoclip di “La vita è una”, e Vinicio Marchioni, che ha recitato nel video di “Reggime er gioco”. Nel 2017, il brano “7 Vizi Capitali”, realizzato in collaborazione con Piotta, ha conquistato il pubblico internazionale come sigla della serie TV Netflix “Suburra”, trasmessa in 190 Paesi. In “La Mejo Medicina” riscopre le proprie radici con un rinnovato slancio creativo, rappresentando l’anima più autentica e pulsante della cultura popolare, fonte inesauribile di ispirazione, ma evolvendo nuovamente: come nei due album precedenti, lascia che il dialetto ceda parzialmente spazio all’italiano e si apre a nuove frontiere sonore e stilistiche, mantenendo vivo il proprio stile crudo e travolgente. L’album, anticipato lo scorso 9 ottobre dal singolo “Montale”, vede la produzione del chitarrista Franco Pietropaoli, impegnato anche nelle registrazioni: un lavoro intenso, sincero e maturo, nato nella primavera del 2024 e inciso durante l’estate con il contributo e l’entusiasmo di due nuovi musicisti: Edoardo Petretti alla fisarmonica, al sintetizzatore e alle tastiere, e Gino Binchi alla batteria. Il titolo trae ispirazione dalla recente crisi attraversata dalla band, segnata dall’uscita di due membri storici, Alessandro Marinelli e Alessandro Pieravanti, e dall’amore profondo dei restanti membri per il progetto, che non si sono persi d’animo e che hanno dato vita, in tempi record, a un nuovo capitolo della storia del gruppo. Con un profondo legame con tradizione e l’autenticità delle emozioni umane, “La Mejo Medicina” affronta, nel dolore, la ricerca di dignità e libertà. I testi di Daniele Coccia Paifelman oscillano tra ombre profonde e luci intense, ma sono queste ultime a emergere con forza, portando messaggi contagiosi e carichi di speranza. Il disco è arricchito anche da un tributo a uno dei più grandi maestri della musica italiana, Pierangelo Bertoli, con una reinterpretazione del suo brano “Eppure Soffia”. TRACKLIST Che te lo dico a faSotto ‘n artro cieloMontaleLa mejo medicinaAprileEppure soffiaPe’ troppo amoreMinervaCome l’antichiLa Bandiera “LA MEJO MEDICINA” – TRACCIA PER TRACCIA Il disco si apre con “Che te lo dico a fa”, un brano intenso che utilizza molte espressioni tipiche del dialetto romanesco per dividere l’umanità in due categorie: da un lato, la gente umile e di cuore, dall’altro, le persone ciniche e senza scrupoli. Prendendo in prestito la frase “A noi ce frega er core” del film “Nell’anno del signore” di Luigi Magni, Il Muro del Canto sottolinea, ancora una volta, la propria appartenenza al mondo di chi vive orgogliosamente “alla giornata” ed è ancora in grado di commuoversi e mostrare la propria umanità. “Sotto n’ artro cielo” è una storia d’amore e di emigrazione dei nostri giorni, a due voci. Al centro, un viaggio da Roma a Berlino e una drammatica separazione, la ricerca disperata di un’altra terra dove costruire un futuro migliore. Il Muro del Canto si avvale della preziosa collaborazione di Bianca Giovannini (Banda Jorona), voce simbolo della musica romana moderna. “Montale” è una canzone d’amore, l’amore di chi è più incline a momenti di fragilità. Scelta come primo singolo, ne riassume lo spirito e introduce – per la prima volta nella storia della band – il sintetizzatore di Edoardo Petretti. Il brano che dà il titolo all’intero album “La Mejo Medicina” è una ballata composta da voce e pianoforte, supportata dalla splendida pedal steel di Alex Valle. Nella seconda parte, il nuovo organico del Muro del Canto è al completo e accompagna alla perfezione un testo dedicato alla forza delle passioni, in particolare all’amore per la musica, capace di risollevarci nei momenti peggiori. “Aprile” è forse il brano più veloce, dinamico e ritmicamente più frenetico mai scritto dal Muro del Canto. Un dialogo intimo tra la ragione e il cuore, un invito alla vita e alla partecipazione diretta ai cambiamenti. Scritta e pubblicata da Pierangelo Bertoli nel 1971 “Eppure Soffia” è una canzone ancora attualissima perché affronta sia il tema dell’inquinamento che della guerra. Nonostante la descrizione catastrofica fatta dall’autore nelle strofe, nel ritornello si ritorna a respirare nel vento e si è pervasi dalla bellezza della natura, operazione che solo un maestro come Bertoli poteva donarci. “Pe’ troppo amore” si rifà alla tradizione della canzone romana più classica, ma si distingue per uno degli arrangiamenti più innovativi e moderni dell’intero repertorio del Muro del Canto. Nel brano, confluiscono influenze elettroniche e chitarre in stile western, su trascinanti incastri di basso e batteria. Con “Minerva” Il Muro del Canto evoca la Dea romana, divinità della lealtà, delle virtù eroiche e della guerra giusta. Il brano è dedicato alla lotta di tutte le donne contro il sistema patriarcale, con le voci di Daniele Coccia Paifelman e di Alessandra Arcangeli che si intrecciano, in perfetta armonia. Stavolta il Muro non si prende troppo sul serio e con “Come l’antichi” ci regala un tripudio di romanità scanzonata e irriverente, affermando quello che tutti pensano ma che raramente sentiamo cantare: il brano è infatti un inno ai piaceri della vita, alla buona cucina, al vino e al sesso, uniti alla poca voglia di lavorare. La musica ci riporta invece a certe colonne sonore del cinema italiano degli anni ‘70 e ad atmosfere rugginose e sgangherate che possono ricordare sonorità molto care a Tom Waits. Come da consuetudine nella discografia del Muro del Canto, anche nell’album “La Mejo Medicina” non manca un recitato. Un’orchestra di cicale, infatti, introduce “La bandiera”: la storia di un bambino che scopre, in un pomeriggio d’estate, la sua libertà. Il racconto si ricollega alla copertina del disco, che ritrae un ragazzino che salta dall’altalena e sembra toccare la luna con la mano. Una maestosa coda strumentale chiude il sesto lavoro in studio de “il Muro del Canto”, una band sempre ispirata, onesta e capace di trarre energia anche dalle tempeste incontrate sul proprio cammino. CREDITI Prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Franco Pietropaoli presso Ermes Records, Roma. Daniele Coccia Paifelman: voce e testi, voce narrante in “La Bandiera” Ludovico Lamarra: basso elettrico Eric Caldironi: chitarra acustica Franco Pietropaoli: chitarra elettrica e cori Edoardo Petretti: tastiere, sintetizzatore e fisarmonica Gino Binchi: batteria Bianca Giovannini: voce in “Sotto ‘n artro Cielo” Alex Valle: Pedal Steel in “Sotto ‘n artro Cielo” “La mejo medicina” “La Bandiera” Giuseppe Russo: sax alto, sax tenore in “Aprile” Mirko Rinaldi: tromba in “Aprile” Alessandra Arcangeli: voce in “Minerva” Foto di Georgiana Acostandei. Il Muro del Canto oggi sono: Daniele Coccia Paifelman- voce e testi Ludovico Lamarra – basso elettrico Eric Caldironi – chitarra acustica Franco Pietropaoli – chitarra elettrica e cori Edoardo Petretti – fisarmonica, pianoforte e tastiere Gino Binchi – batteria |
IL MURO DEL CANTO – BIOGRAFIA
Il Muro Del Canto nasce nel 2010 a Roma.
Nel 2012 la band dà alle stampe il primo album “L’Ammazzasette” (Goodfellas), che segue il percorso iniziato nel 2010 con il singolo “Luce Mia” e poi con l’Ep di sei tracce “Il Muro Del Canto”. Un disco che mostra un universo culturale radicato nelle strade della Capitale: sedici tracce in dialetto romanesco che proiettano l’ascoltatore in un viaggio senza ritorno, tra le storie e i personaggi nella grande e decadente giostra umana. Dall’album “L’Ammazzasette” sono tratti tre video. Il primo è “La Spina”, al quale seguono quelli di “Cristo De Legno” e di “Chi Mistica Mastica”, tutti legati da una narrazione comune. “L’Ammazzasette” è un debutto straordinario, con oltre 3.500 copie vendute.
Nell’aprile del 2012, Il Muro del Canto, insieme ad Ardecore e Bandajorona, partecipa alla prima raccolta della canzone romana del nuovo millennio, rigorosamente in vinile, “Mamma Roma Addio”. Nel dicembre del 2012, Il Muro del Canto partecipa a un concerto all’interno del Carcere di Rebibbia. Non sarà la sola volta nella quale il gruppo porterà le proprie storie di fronte a un pubblico di detenuti: accadrà in altre due occasioni, di nuovo al Carcere di Rebibbia e poi a Regina Coeli. Il tour di presentazione de “L’Ammazzasette” è di oltre 100 concerti tra cui Arezzo Wave Love Festival, Etruria Eco Festival, Roma Incontra il Mondo, Genius Loci.
Il 29 ottobre 2013, Il Muro del Canto dà alle stampe il secondo album “Ancora Ridi”. Il missaggio è affidato a Tommaso Colliva (Muse, Afterhours, Calibro 35). Nel disco c’è tantissima romanità, le chitarre della migliore tradizione d’oltreoceano, atmosfere western in stile Morricone e una fisarmonica spiccatamente folk. Il disco viene presentato con due concerti a Roma entrambi sold out: Circolo degli Artisti e Nuovo Cinema Palazzo. Anche Ancora Ridi ottiene grandi riscontri sulla stampa nazionale, tra cui Il Fatto Quotidiano, XL, Il Mucchio, Blow Up, Rumore, Il Corriere dello Sport, Il Messaggero.
Insieme agli Assalti Frontali, Il Muro Del Canto incide “Il Lago Che Combatte” e ne realizza un video, a sostegno delle iniziative cittadine per rendere pubblico il parco che ospita l’unico lago naturale di Roma, nato a seguito di un abuso edilizio avvenuto vent’anni prima. Il video raggiunge in una settimana circa 250.000 visualizzazioni su Youtube. La causa ottiene un servizio a Chi L’Ha Visto? di Rai 3 e diversi passaggi su Blob, Rai 3.
Nell’aprile del 2015 esce “Figli Come Noi”, brano e video legati al tema degli abusi compiuti dalle forze dell’ordine in Italia. Il video (regia di Marcello Saurino) viene realizzato in collaborazione con ACAD (Associazione Contro gli Abusi in Divisa). Accettano di partecipare al video Assalti Frontali, Boris Sollazzo, Chef Rubio, Don Pasta, Elio Germano, Giulia Bosetti, Ignazio Oliva, Luca Bertazzoni, Michele Alhaique, Piotta, Stefano Fresi, Valerio Di Benedetto, Zerocalcare. Il video viene presentato in anteprima al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia del 2015.
Durante il tour di “Ancora Ridi”, IMDC stringe numerose collaborazioni artistiche, tra cui quelle con le Bestie Rare e Colle Der Fomento. Suona sul palco del Primo Maggio di Taranto, insieme ad artisti del calibro di Caparezza, Subsonica e Marlene Kuntz. Ancora nel 2015, Il Muro del Canto arrangia e suona il primo singolo dell’ultimo disco di Piotta, “7 Vizi Capitale”.
A settembre 2015, Rai 3 utilizza alcuni loro brani per la colonna sonora di una puntata de I Dieci Comandamenti. L’episodio in cui sono presenti è Arrivederci Roma, (brano che chiude Ancora Ridi), suonata dal gruppo durante i titoli di coda, in un vero e proprio videoclip. Rai1, nel corso della trasmissione I Giganti, li chiama a rappresentare la musica del Lazio. Nel 2016 IMDC è tra i 10 Finalisti per il Premio Amnesty International 2016 – Una Voce per La Libertà, grazie al brano Figli Come Noi.
Il Muro del Canto, nel 2016, pubblica il terzo e attesissimo lavoro in studio, “Fiore De Niente”. La band romana propone un album che mette in evidenza i propri tratti distintivi e, allo stesso tempo, introduce novità sia nella lirica che nella realizzazione degli arrangiamenti. “Fiore de Niente” è una contraddizione in termini. Il fiore, massima espressione della vita di una pianta, si contrappone all’idea del niente e del vuoto. Il risultato è una riflessione legata al tempo che stiamo vivendo: si esalta la capacità dell’individuo di fiorire anche nelle condizioni limitanti e opprimenti che la realtà di tutti i giorni ci impone. Il tour di “Fiore de Niente” porta il Muro del Canto tra marzo 2016 e agosto 2017 in più di 100 concerti in tutta Italia con un gran finale a Roma in Piazzale del Verano durante la Notte di San Lorenzo con oltre 5.000 partecipanti che scandiscono le parole dei brani della band.
Nell’agosto 2017 la canzone “7 Vizi Capitale” di Piotta e Il Muro del Canto diventa la sigla della serie tv Suburra trasmessa in 190 paesi nel mondo su Netflix.
Il 2018 segna l’uscita dell’album “L’Amore mio non more” e l’ingresso nel gruppo di Franco Pietropaoli, immediatamente successivo alla release: segue un tour di oltre 50 date in tutta la penisola, che vede la band suonare di fronte a più di 5000 persone in Piazza Sauli a Garbatella, durante il concerto-evento di presentazione del disco a Roma.
Il disco viene anticipato dal singolo “La vita è una”, con il videoclip impreziosito dalla presenza come protagonista dell’attore Marco Giallini, nei panni del custode della Palestra Popolare del Quarticciolo, e dal secondo estratto “Reggime er gioco”, il cui video vede protagonista Vinicio Marchioni.
Successivamente, la band pubblica il videoclip ufficiale del brano “L’amore mio non more”, realizzato durante la giornata di presentazione del disco a Roma, grazie al supporto del numeroso pubblico presente.
Nel 2021 la band rilascia i brani “Controvento” e “Cometa”, seguiti dall’ultimo estratto “La Luce della Luna”, primi capitoli che anticipano il quinto album in studio, intitolato “Maestrale”, del 16 giugno 2022.
La pubblicazione del disco viene accompagnata dall’importante ritorno alla dimensione live, che negli anni porta la band a esibirsi in tutta Italia, ampliando costantemente il nutrito pubblico che segue le sue performance. Oltre ai concerti da headliner che riempiono location uniche come Il Teatro Romano di Ostia Antica o la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Il Muro del Canto realizza anche una serie di aperture a Ben Harper & The Innocent Criminals: un ritorno importante per la band che negli anni passati ha già avuto modo di condividere il palco con il songwriter e chitarrista statunitense.
Nel 2024 il gruppo accoglie due nuovi componenti, Edoardo Petretti, alla tastiera e alla fisarmonica, e Gino Binchi, alla batteria, e annuncia l’uscita del sesto album, “La Mejo Medicina”, prevista per il 30 ottobre.
Il Muro del Canto è attualmente (2024) composto da:
Daniele Coccia Paifelman- voce e testi
Ludovico Lamarra – basso elettrico
Eric Caldironi – chitarra acustica
Franco Pietropaoli – chitarra elettrica e cori
Edoardo Petretti – fisarmonica, pianoforte e tastiere
Gino Binchi – batteria
DISCOGRAFIA
– 2012 L’Ammazzasette (Goodfellas)
– 2013 Ancora Ridi (Goodfellas)
– 2016 Fiore de Niente (Goodfellas)
– 2018 L’Amore mio non more (Goodfellas)
– 2022 Maestrale (FioriRari)
– 2024 La Mejo Medicina (Goodfellas), in uscita il 30 ottobre.
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