Venezia, 19 ottobre 2024 – Il Festival “Il Pane da Leggere”, ospitato all’interno del prestigioso FIET – Italian Food and Tourism al Casinò di Venezia, ha preso il via con grande entusiasmo e passione grazie alla Real Academy, che ha dato vita a due straordinarie masterclass dedicate alla valorizzazione del pane e delle tradizioni che lo circondano. La prima masterclass, guidata dallo chef Nicola Russo, si è concentrata su una ricetta dal sapore “terrazzano”, esaltando l’arte del recupero in cucina. Russo ha utilizzato prodotti avanzati – ingredienti che spesso rischiano di essere sprecati – abbinandoli al pane di Monte Sant’Angelo, celebre per la sua antica tradizione. Il risultato è stato un piatto ricco di sapore e significato, capace di esprimere il legame profondo tra il territorio e la sostenibilità. Durante la dimostrazione, il pubblico ha avuto modo di conoscere i segreti per dare nuova vita agli ingredienti e creare piatti innovativi, rispettando al contempo le radici della cucina italiana. La seconda masterclass ha visto come protagonisti i maestri panificatori di Altamura, capitanati dal Maestro Giuseppe Di Gesù, che hanno condotto i partecipanti in un viaggio attraverso l’arte della panificazione. Gli ospiti hanno assistito alla preparazione del leggendario pane di Altamura, un prodotto DOP rinomato in tutto il mondo per il suo gusto e la sua inconfondibile fragranza. Di Gesù e il suo team hanno illustrato le fasi di impasto e modellazione, svelando tecniche e tradizioni tramandate da generazioni. Un momento di grande coinvolgimento, che ha celebrato la cultura del pane artigianale e la sua capacità di unire persone, storie e sapori. Le due masterclass hanno segnato un momento di forte connessione tra passato e presente, sottolineando l’importanza della sostenibilità, della tradizione e dell’innovazione nel mondo del pane e della cucina. “Il Festival ‘Il Pane da Leggere’ – ha commentato il pubblico – si conferma un’occasione unica per riscoprire la centralità del pane nella cultura e nell’alimentazione italiana, grazie al contributo di maestri e chef che portano avanti la tradizione con passione e creatività.” |