Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio: “Il Parco che nel 2019 è entrato alla nostra rete, è un simbolo dell’olivicoltura italiana che fa il suo ingresso nella Storia”
Il Parco dell’Alta Murgia è geoparco riconosciuto dall’UNESCO. Dodicesimo in Italia, primo in Puglia. Per la rete delle Città dell’Olio a cui il Parco dell’Alta Murgia ha aderito nel 2019, è un risultato storico che conferma il valore geologico, naturale e culturale di un territorio simbolo della civiltà olivicola italiana. Nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia – che vanta una superficie complessiva di 68.077 ettari – lo splendore della natura e della storia pugliese raggiunge la sua massima espressione. Qui regna un equilibrio che dura da millenni e che ha tra i suoi punti di forza la presenza di olivi secolari di grande pregio.
“A nome dei nostri 500 soci voglio congratularmi con l’amministrazione del Parco delle Murge per il prestigioso traguardo raggiunto – ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio – con le sue meravigliose distese di ulivi secolari, il Parco è un simbolo dell’olivicoltura italiana che con questo traguardo fa il suo ingresso nella Storia. Questo territorio che esprime anche la DOP “Terra di Bari-Bitonto” e “Terra di Bari- Castel del Monte”, è un esempio di paesaggio olivicolo dal valore inestimabile ma anche un modello di sviluppo perché in questa area sono nate vere e proprie Comunità dell’Olio che sono coniugano identità, tradizione, sostenibilità, salvaguardia dell’ambiente, valori in cui ci riconosciamo e di cui siamo portatori. Da qui, si parte per realizzare progetti in grado di valorizzare il geoturismo e attraverso di esso anche l’oleoturismo e il turismo delle radici”.
“Un riconoscimento meritato che arriva a seguito di un impegno gravoso, grazie al lavoro di tante persone che in tutti questi anni hanno saputo prendersi cura del Parco dell’Alta Murgia e mettere a valore il suo immenso patrimonio – ha dichiarato il Vicepresidente delle Città dell’Olio e Coordinatore delle Città dell’Olio pugliesi Cesareo Troia – siamo orgogliosi e felici perché questo importante traguardo è il risultato di un lavoro sinergico che ha visto tutte le Istituzioni lavorare per un obiettivo comune, Guidate da Parco nazionale dell’Alta Murgia e facendo rete. Sono, infatti, ben 13 i Comuni che rientrano nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, di cui 7 Città dell’Olio (Andria, Bitonto Cassano Murge, Corato, Minervino Murge, Ruvo di Puglia e Santeramo in Colle). A loro va la nostra gratitudine per l’impegno profuso nella tutela e nella promozione delle nostre comunità”.
“Con l’ingresso nella rete globale dei Geoparchi si apre un nuovo capitolo per lo sviluppo del territorio – dichiara il presidente del Parco Francesco Tarantini – questo titolo premia l’impegno nella valorizzazione del territorio, ma soprattutto rappresenta un’opportunità per stimolare la crescita delle comunità locali attraverso le iniziative future che andremo a realizzare. Il nostro territorio ha ora una vetrina internazionale che ci permetterà di promuovere le nostre eccellenze in tutto il mondo”.
Attualmente, sono 213 i Geoparchi UNESCO in 48 Paesi. Il percorso verso questo traguardo è iniziato nel 2021, quando il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha dato avvio all’iter di candidatura. La prima missione di valutazione si è svolta nel 2022, durante la quale i commissari UNESCO hanno esplorato il patrimonio geologico, naturale e culturale del territorio. Successivamente, lo scorso luglio, si è tenuta la seconda missione di valutazione, focalizzata sulla gestione sostenibile del territorio e il coinvolgimento delle comunità locali. Diventare Geoparco Mondiale UNESCO significa entrare a far parte di una rete globale di territori riconosciuti per il patrimonio geologico di rilevanza internazionale. I Geoparchi sono aree geografiche dove siti e paesaggi di grande valore geologico sono gestiti in modo olistico, attraverso un approccio integrato che include la protezione, l’educazione e lo sviluppo sostenibile. Questi territori preziosi promuovono la consapevolezza sulle sfide ambientali, come il cambiamento climatico e l’uso sostenibile delle risorse, creando al contempo opportunità di crescita per le comunità locali grazie al geoturismo. La designazione come Geoparco UNESCO ha una durata di quattro anni, dopo i quali il territorio è sottoposto a una rigorosa valutazione per garantire il rispetto degli standard di eccellenza richiesti.