Si terrà domani, sabato 13 maggio, alle ore 10, presso l’istituto comprensivo Don Milani, in via Trentino, al quartiere San Paolo, l’open day dell’hub “San Paolo 0-6”, il polo educativo innovativo che propone servizi per le bambine e i bambini da 0 a 36 mesi e attività ludiche, culturali e sportive per i più grandi, fino a 6 anni. All’evento, aperto a tutti, interverranno il sindaco Antonio Decaro, l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano e la direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children Raffaela Milano.
Il nuovo centro per la primissima infanzia, nato nel 2023 e promosso da Save the Children, è stato realizzato grazie al sostegno dell’Agenzia di Coesione Territoriale e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e in collaborazione con il Comune di Bari, l’istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani”, la cooperativa sociale Occupazione e solidarietà, l’associazione Mama Happy e l’Associazione culturale Pediatri.
Il centro realizza percorsi di sostegno ai genitori (orientamento al lavoro, supporto legale, sostegno psicologico) per i nuclei familiari più vulnerabili, grazie a un modello cittadino di intervento integrato e diffuso con i nidi, le scuole dell’infanzia, i pediatri e gli attori sociali pubblici e privati del territorio.
Domani, in occasione della Festa della Mamma, l’hub “San Paolo 0-6” aprirà le sue porte al quartiere e alla città per una giornata di festa, di incontri e di condivisione dei primi passi fatti insieme alle bambine, ai bambini e alle famiglie del quartiere e della città.
“Assicurare ai bambini una presa in carico integrata con il coinvolgimento attivo delle famiglie, attraverso interventi che tengono insieme aspetti educativi, culturali, sociali e sanitari, è un’azione educativa fondamentale per una crescita sana e armoniosa dei più piccoli, specie se provenienti da contesti fragili – commenta il sindaco Antonio Decaro -. L’avvio del progetto San Paolo 0-6, reso possibile grazie al coinvolgimento di Save the Children ma anche della rete dei servizi socio-sanitari ed educativi e delle diverse associazioni territoriali attive impegnate in favore dei più piccoli rappresenta una risorsa straordinaria per uno dei quartieri più popolosi della città che per troppi anni ha scontato una storica assenza di servizi rivolti alla prima infanzia. La giornata di domani sarà l’occasione per far conoscere questa nuova realtà a tutte le persone interessate”.
“Siamo molto soddisfatti di aver creato, insieme a Save the Children, alla scuola Don Milani e a tutti gli altri partner, una sinergia che ci ha consentito di arrivare primi in Italia all’avviso ministeriale – prosegue l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano – e di attivare, grazie al finanziamento di 490 mila euro e alla messa a disposizione di un immobile comunale in parte inutilizzato, un servizio innovativo in un quartiere dove non è presente, ancora, nessun nido pubblico.
Con l’avvio del progetto, nell’arco di due anni coinvolgeremo circa 250 minori, offrendo ai più piccoli – tra i 12 mesi e i 3 anni – percorsi di educazione durante la mattina e per tutti – da 0 a 6 anni – attività educative, sportive e musicali nel pomeriggio, garantendo al contempo alle famiglie percorsi di supporto psicologico ed educazione alla genitorialità, operando un rafforzamento significativo della scuola dell’infanzia in un territorio che nei prossimi anni vedrà la realizzazione di due nuovi asili nido finanziati con fondi del PNRR.
Desidero ringraziare la scuola e tutti i partner che insieme a noi hanno voluto realizzare questo progetto sperimentale grazie a un sistema di rete che parte dalla scuola e coinvolge il Comune, il terzo settore e i servizi sanitari per supportare al meglio le famiglie nel delicato compito di crescere i più piccoli”.
“Save the Children ha sviluppato in questi anni in Italia un’esperienza diretta e specifica nel contrasto della povertà educativa e nel sostegno delle mamme e delle famiglie nei territori o nei quartieri delle grandi città ancora carenti di opportunità e servizi – sottolinea Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children -. Abbiamo toccato con mano, in tanti contesti, gli effetti positivi dell’attivazione di una vera e propria comunità educante, come quella che ha dato vita al Polo 0-6 al San Paolo, per mettere a fattor comune le risorse e le capacità degli attori pubblici e privati del territorio e dare risposte concrete e mirate alle esigenze reali e immediate delle bambine e dei bambini a partire dal momento della nascita. Ci auguriamo che questo modello innovativo, di un vero e proprio polo educativo integrato che accompagni in particolare il percorso di vita dei primi mille giorni, possa essere replicato in molti altri contesti”.