da oggi in libreria Francesco Erbani Lo stato dell’arte Reportage tra vizi, virtù e gestione politica dei beni culturali Questo libro è un’indagine sul mondo dei beni culturali in Italia, Paese che si fa vanto di possedere il più grande patrimonio artistico del mondo. Francesco Erbani parte da un’analisi della situazione (i dati in forte crescita dei visitatori, gli scarsi finanziamenti, un contraddittorio susseguirsi di riforme) e conduce un’inchiesta che, attraverso esempi concreti, tocca i punti nodali: i musei e i siti archeologici, il paesaggio, gli archivi e le biblioteche, le soprintendenze. Racconta un sistema al limite del collasso per carenza di personale e che abusa del lavoro precario; lo sfruttamento anche a fini commerciali dei beni culturali; l’incontrollata pressione del turismo. Un reportage su un bene pubblico per eccellenza, su un’immensa risorsa spesso mal gestita, in cui si intrecciano questioni culturali e politiche, amministrative e giuridiche. Un lavoro che fa il punto su un settore di enorme rilevanza sociale e anche economica, proponendo soluzioni e raccontando esperienze virtuose che andrebbero replicate. Francesco Erbani è nato a Napoli nel 1957, vive a Roma. Giornalista, ha lavorato nelle pagine culturali di “Repubblica”, e attualmente collabora con “Internazionale”. Nel 2003 ha vinto il premio di Giornalismo civile, nel 2006 il premio Antonio Cederna, nel 2014 il premio Bassani. Con Manni ha pubblicato Non è triste Venezia. Reportage narrativo da una città che deve ricominciare (2018, premio Gambrinus 2019) e Dove ricomincia la città. L’Italia delle periferie. Reportage dai luoghi in cui si costruisce un Paese diverso (2021). pp. 208 – € 16 |