Partita domenica 23 luglio la terza edizione della staffetta dell’inclusione, che in 21 giorni ha attraversato tutta la penisola, dal Santuario di La Verna a Rimini, per poi scendere in bici fino a Brindisi, si conclude a Santa Maria di Leuca.
Prima di iniziare l’ultima tappa Tricase – Santa Maria di Leuca – che fissa a quota 1.000 i chilometri percorsi, InSuperAbile la Staffetta dell’inclusione è stata ospite del Centro per le malattie neurodegenerative e l’invecchiamento Cerebrale Uniba – Pia Fondazione Card. G. Panico di Tricase per un incontro che ha anche visto il gemellaggio con l’Associazione Italiana Malattie FrontoTemporali di Brescia – che ha preso parte a questa fase finale della marcia – e la rispettiva associazione di Tricase.
Organizzato dall’AIMFT di Tricase, insieme alla presidente Silvana Morson e con l’ospitalità del direttore dott. Logroscino e la presenza del Sindaco di Tricase De Donno e di Maria Grazia Bello presidente di Salentofilia, l’incontro si è tenuto del giardino di Casa Betania r a visto la presenza anche di alcune associazioni del territorio.
È’ intervenuta anche l’Associazione “Mollare mai” di Serrano che nella tappa Martano – Otranto ha condiviso il cammino con gli InSuperAbili.
“La mia associazione – ha detto il presidente Adriano Bolognese – si occupa anche di spronare le persone “normali” perché si abbattono molto spesso per molto poco. Io ho avuto un incidente sul lavoro, due interventi sbagliati, lunghi anni di depressione, droga, alcool e anche tentativi di suicidio. Da ex campione italiano di mountain bike ho dovuto scegliere da che parte andare. Quando ho deciso, grazie anche alla forza che mi è venuta dalla mia famiglia, di aprire l’Associazione Mollare mai ho capito che avevo scerlto la parte giusta. Ho iniziato ad aiutare ragazzi con disabilità, andando nelle scuole, ragazzi che non uscivano dalle mura di casa. Abbiamo iniziato a farli socializzare perché noi abbiamo bisogno di stimoli, l’amicizia e la famiglia, dobbiamo far capire che anche noi serviamo a qualcosa, non siamo persone inutili. Dal 2020 ci occupiamo anche del cammino accessibile e accompagniamo tutte le associazioni che ne hanno voglia di fare la tratta da Brindisi a Santa Maria di Leuca”.
“Questo incontro – ha detto il direttore dott. Logroscino – è un momento collettivo molto significativo per noi che siamo quasi al termine dello stivale, proprio dove domani arrivano gli InSuperAbili. Il discorso di integrazione ci riguarda da vicino, perché noi siamo partiti da zero e siamo arrivato ad essere un centro di riferimento. Quindi il discorso sulla possibilità di ciascuno è un discorso che riguarda tutti noi non solo le persone con disabilità. Chi sta in un tracciato di sofferenza deve avere il sostegno e la vicinanza e noi riteniamo che questo debba anche avvenire dai luoghi della cura e questa è la nostra missione e i nostri pazienti e le loro famiglie sono i nostri principali motivi di gratificazione”.
Mariella Faustinoni, responsabile del progetto InSuperAbile insieme a Maria Luisa Garatti dell’Associazione Se Vuoi Puoi – che hanno entrambe percorso tutti i chilometri da la Verna a Santa Maria di Leuca – e Roberto Dalla Pellegrina dell’Associazione Pedalabile, hanno illustrato ai presenti il progetto giunto con grande fatica, ma ricco di entusiasmo, all’arrivo. L’obiettivo chilometrico è stato raggiunto, l’augurio è quello di poter trasferire il modello messo in pratica nel cammino alla vita di tutti i giorni, perché così sarebbe davvero possibile sorridere e dare ciascuno il meglio di sé.