L’Ente parco nazionale del Gargano prosegue la programmazione di azioni finalizzate alla messa a sistema di una gestione forestale sostenibile anche attraverso significativi interventi manutentivi e selvicolturali straordinari resi possibili grazie alle ingenti risorse – di derivazione del Ministero dell’Ambiente – che l’Ente è riuscito ad aggiudicarsi presentando importanti progettazioni ai bandi.
Sono molte infatti le proposte progettuali realizzate su impulso della Presidenza dall’Ente parco e che hanno ottenuto dal MASE il miglior riconoscimento possibile attraverso l’aggiudicazione del massimo importo reso disponibile nel bando. Ciò rappresenta un importante riconoscimento che certifica l’alto livello del lavoro svolto dall’area tecnica grazie al quale si è riusciti a ottenere oltre 5 milioni di euro da destinare a queste attività.
Nello specifico 2 milioni 950mila euro riguardano gli interventi in aree boscate e forestali nei comuni di: Cagnano Varano (600mila euro), Lesina (600mila euro), Peschici (600mila euro), San Nicandro Garganico (550mila euro) e San Giovanni Rotondo (600mila euro)
Un altro finanziamento di 501.800 euro riguarda la gestione forestale in aree comprese tra i comuni di Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo.
215mila euro è l’importo ottenuto per la realizzazione di interventi selvicolturali nella zona di Bosco Jancuglia (Rignano Garganico) e Monte Castello (in agro di Apricena, a confine con il comune di San Marco in Lamis).
Consistente anche il finanziamento ottenuto per interventi volti a migliorare la funzionalità ecologica di popolamenti forestali in aree comprese tra i comuni di Monte Sant’Angelo e Mattinata per un importo di 1milione e 340 mila euro.
L’Ente parco prosegue contestualmente il sostegno alle attività di ricerca scientifica volte allo studio e alla tutela degli ecosistemi in linea con la strategia 2030. A tal riguardo, l’Ente parco ha recentemente finanziato, nell’ambito dell’accordo con la National Geographic Society “Old But Gold”, il “Progetto di ricerca sulla caratterizzazione dell’accumulo di carbonio in foreste vetuste e mature” sviluppato di concerto con il DAFNE dell’Università della Tuscia di Viterbo, con l’obiettivo di quantificare lo stock di carbonio in biomassa viva e morta e nel suolo e la produttività forestale in termini di assorbimento di CO₂.
“L’Ente parco, grazie alla collaborazione con rilevanti partners del mondo scientifico e accademico, è particolarmente impegnato nello svolgimento di attività scientifiche da cui recuperare informazioni e dati a supporto della sua attività di policy decision con cui fissare gli obiettivi da perseguire e le nuove traiettorie verso cui orientare gli ulteriori progetti da promuovere nell’area. Ciò è fatto nella logica dell’affermazione dei principi che sottendono la definizione di sviluppo sostenibile e che fanno riferimento alla necessità di creare, ove possibile, e quindi praticabile, il giusto equilibrio tra l’esigenza di tutela ambientale e quella dello sviluppo socio-economico territoriale. Con specifico riferimento al tema forestale, l’Ente parco è fortemente impegnato nella definizione di un modus operandi che, basato sulla primaria tutela delle aree boscate esistenti nel territorio, sappia tendere alla valorizzazione della filiera bosco-legno. È questo un importante segmento dell’economia locale che non può essere tralasciato e che può beneficiare dell’utilizzo dei vari servizi ecosistemici derivanti dalle foreste e che vanno dalla produzione di massa legnosa alla fruizione ludico-ricreativa passando, tra numerosi altri, per il tema dello stoccaggio di CO2. In tal guisa, l’Ente parco ha anche promosso la realizzazione dell’Associazione forestale ForGargano quale utile strumento per la pianificazione forestale e la implementazione di quanto appena detto”, ha dichiarato il Presidente Pazienza.