Città30 e potenziamento del trasporto pubblico con una particolare attenzione alla sharing mobility: la via verso una città più vivibile e sicura
Legambiente: “Necessario approfittare delle opportunità del momento per un rinnovamento verso il full electric”
Anche a Lecce arriva “Città2030: le città e la sfida del cambiamento”, l’iniziativa organizzata da Legambiente nell’ambito della Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG e organizzazioni della società civile. Un approfondimento sui temi dell’inquinamento atmosferico e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana che ha riguardato le principali città italiane e che in questi giorni si è soffermato sul capoluogo salentino.
Nessun superamento del limite medio annuale degli inquinanti atmosferici per Lecce che tuttavia, come molte altre città italiane, dovrà necessariamente introdurre delle soluzioni per ridurre dell’11% le concentrazioni di PM10 e del 18% quelle di PM2,5, così come previsto dai nuovi standard della prossima direttiva sulla qualità dell’aria, che entrerà in forza nel 2030.
Sul fronte dei veicoli circolanti la città è quasi al doppio del dato-obiettivo di 35 auto/100 abitanti (obiettivo 2030) con 71 veicoli per 100 abitanti: un dato che fa il paio con un dato relativo alla sicurezza stradale che riporta 6,7 vittime tra morti e feriti ogni 1000 abitanti/anno: il numero dei sinistri gravi (morti e feriti) dovrà essere ridotto del 50% entro il 2030, così come prevede il Piano Nazionale Sicurezza Stradale (rispetto alla quota 2019).
Bassissima domanda di trasporto pubblico locale (TPL) con 11 viaggi/abitante per anno con un obiettivo di 400, un dato chiaramente in linea con l’alto tasso di utilizzo dei mezzi privati. L’offerta di trasporto locale, dunque, è perfettibile sia sotto l’aspetto del coinvolgimento dell’utenza con un progressivo abbandono del mezzo privato a favore del TPL ma anche sotto il profilo della sostenibilità con mezzi tutti legati alle fonti fossili di energia (0% di mezzi completamente elettrici con obiettivo al 2030 del 100%).
Ottima invece la dotazione di infrastrutture ciclabili (117,72 km) che, dal periodo pandemico ad oggi, sono aumentate costantemente. Lecce ben si presta ad essere percorsa in bici o monopattino, potendo così esaltare la sua vocazione turistica e ricreativa. La città è davvero vicina all’obbiettivo auspicabile di 150 km ciclabili su tutto il territorio comunale. Altro elemento positivo in una prospettiva di mobilità futura è l’iniziativa di integrazione dei servizi attraverso la piattaforma LecceShare che mette a sistema il TPL con i sistemi di sharing attivi in città in un unico pacchetto di servizi al cittadino. La vera innovazione della mobilità dei prossimi anni risiederà infatti nell’integrazione dei servizi a disposizione dell’utente, secondo il principio del MAAS (mobility as a service).
“Come sempre facciamo – dichiara Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia – anche Città2030 è un contributo puntuale di Legambiente alla discussione su come vorremmo le nostre città del futuro in termini di sostenibilità e vivibilità. Il rapporto Mal’Aria 2024 fotografa una situazione di partenza su cui bisogna lavorare con tutti gli strumenti e le opportunità di cui oggi disponiamo. A Lecce, pur in assenza di sforamenti sulle polveri sottili, si dovrà alla riduzione di PM10 e PM2,5 entro il 2030 ed è evidente che uno dei grandi temi in questo senso riguarda la mobilità cittadina che pur in presenza di tratti positivi, come la presenza di piste ciclabili e la creazione di un sistema integrato di servizi, deve ancora lavorare sul potenziamento del trasporto locale e di altri mezzi più sostenibili, scoraggiando l’uso smodato dei mezzi privati”.
“Le città italiane di trovano di fronte ad una sfida importante – aggiunge Simone Nuglio, responsabile della campagna Città2030 di Legambiente – e hanno davvero poco tempo per integrare piani e politiche per il miglioramento della qualità dell’aria e la definizione di un diverso modal share. È evidente come misure quali la città30 possano contribuire in maniera decisiva non solo all’aumento della sicurezza, ma anche al ridisegno dello spazio urbano e alla vivibilità della città. Durante la campagna che sta per concludersi, abbiamo riscontrato come ci siano nutriti gruppi di cittadini che invocano a gran voce politiche di questo tipo, e Lecce non sembra fare eccezione. Ci preoccupa, d’altro canto, il rischio concreto che la riforma del codice della strada all’orizzonte, possa compromettere la capacità delle città di decidere del proprio futuro in materia di politiche urbane, limitando la possibilità di definire misure di civiltà come Città30 e zone a basse emissioni”.
I dati sulla mobilità sono stati presentati nel corso della conferenza stampa, questa mattina, alla quale hanno partecipato Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Carlo Salvemini, sindaco della città di Lecce, Simone Nuglio, responsabile della Campagna Città2030 di Legambiente; Andrea Colombo, Fondazione per l’innovazione urbana di Bologna, Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia, Marco de Matteis, assessore alla Mobilità urbana e sostenibile del Comune di Lecce, Vito Bruno, direttore di Arpa Puglia, Fernando Vantaggiato, coordinamento nazionale Legambiente “Scuola e Formazione” e Roberto Guido, Lecce30/LeccePedala.
La scorsa domenica, inoltre, sempre in occasione della tappa leccese della campagna, si è tenuto un flashmob in centro per raccogliere firme per la campagna Lecce30, sulla petizione popolare per chiedere che Lecce diventi una città 30. Un’iniziativa promossa dal movimento di cittadinanza attiva LeccePedala a cui ha aderito un cartello di ben 36 associazioni e realtà sociali della città.
Città2030 di Legambiente è un viaggio in 18 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e per chiedere città più vivibili e sicure. Partito da Trieste (20/02) ha poi fatto tappa a Pescara (21-22/02), Bologna (24/02), Padova (24/02), Perugia (24/02), Roma (26/02), Milano (27/02), Latina (28/02), Firenze (29/02-1/03), Torino (1-2/03), Catania (1-2/03) e dopo Lecce (3-5/03) si fermerà anche a Genova (04-05/03).
Il racconto della campagna e la petizione. È possibile seguire tutte le tappe di Città2030 sulle pagine Facebook, Instagram Legambiente Lab e Twitter GreenMobility. Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria