La Direttrice generale dell’UNICEF Catherine Russell ha concluso oggi una visita di tre giorni a Roma, dove ha incontrato Papa Francesco e si è unita a migliaia di bambini in occasione della prima “giornata per i bambini” organizzata dal Vaticano per contribuire a incoraggiare un’azione globale a favore di milioni di bambini colpiti da povertà, conflitti e crisi climatiche.
“Non è facile essere un bambino nel mondo di oggi. Centinaia di milioni di bambini continuano a vedersi strappare la vita da guerre e violenze, da povertà e disuguaglianze e dall’impatto dei cambiamenti climatici, come siccità, incendi, tempeste più forti e inquinamento”, ha dichiarato Russell. “Papa Francesco ha messo in guardia da una globalizzazione dell’indifferenza. Dobbiamo trasformare l’indifferenza e il disprezzo per i diritti e il benessere dei bambini in una globalizzazione di pace, gentilezza e cura per ogni bambino, ovunque”.
Ieri Russell si è unita a Papa Francesco e a decine di migliaia di bambini da tutto il mondo, compresi i paesi devastati dalla guerra, insieme a genitori, celebrità locali e centinaia di volontari dell’UNICEF allo Stadio Olimpico di Roma. Durante l’evento, organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, Russell ha esortato i bambini presenti allo stadio e quelli che lo guardavano in tutto il mondo, a contribuire a creare un mondo più pacifico, equo e vivibile.
Oggi Russell, accompagnata da 10 bambini, ha incontrato privatamente Papa Francesco in Vaticano, che era accompagnato da Padre Enzo Fortunato e Aldo Cagnoli. Russell ha consegnato due quadri di bambini della Repubblica Democratica del Congo. Sia il Papa che Russell hanno visitato negli ultimi anni il Paese devastato dalla guerra, dove i bambini sono vittime di terribili violenze e privazioni.
“In qualsiasi conflitto o disastro, i bambini sono sempre i primi a soffrire, e sono quelli che soffrono di più”, ha dichiarato Russell. “Dobbiamo ascoltare le voci dei bambini e realizzare un mondo a misura di ogni bambino. Non possiamo essere compiacenti quando i bambini vengono uccisi, feriti e sono privati del loro futuro”.
Circa 400 milioni di bambini – ovvero circa 1 bambino ogni 5 – vivono o fuggono da zone di conflitto, luoghi come Gaza, Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Ucraina e Yemen. Allo stesso tempo, più di 1 miliardo di bambini vive attualmente in Paesi che sono a “rischio estremamente elevato” per gli impatti del cambiamento climatico.
Nel primo giorno della sua visita, Russell ha incontrato il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, per discutere di come proteggere meglio i bambini vulnerabili in tutto il mondo, compresi quelli che vivono in situazioni di emergenza umanitaria e i bambini migranti e rifugiati. Con Russell c’era anche la giovane attivista dell’UNICEF Hannah Imordi, ora 23 anni, che ha raccontato il suo straziante viaggio dalla Nigeria all’Italia all’età di 17 anni. Adesso attraverso la sua esperienza dà forza agli altri e amplifica le voci dei bambini non accompagnati, dei giovani migranti e dei rifugiati.
La visita della Russell è coincisa con i 50 anni di attività di advocacy e raccolta fondi del Comitato nazionale dell’UNICEF in Italia, che si celebrano quest’anno. Durante la visita, Russell ha ringraziato il Governo e il popolo italiano per il loro sostegno di lunga data al lavoro dell’UNICEF a favore dei bambini di tutto il mondo.