Il presupposto più sorprendente del derby è la classifica, con Nardò a 4 punti e Brindisi a 2 a inseguire. Chi l’avrebbe mai detto anche solo sino a qualche settimana fa. In verità, se due vittorie in sei partite sono un bottino ragionevole e abbastanza in linea con il campionato che aspetta i granata, quello che spiazza è la crisi degli adriatici, che sino ad oggi hanno vinto solo una volta, in casa con Forlì, e hanno perso con Avellino, Cividale, Cantù, Torino e Rieti. Sarà l’impatto con la A2, probabilmente non ancora metabolizzato, sarà più plausibilmente per le tante assenze che hanno minato il cammino del gruppo di Bucchi, che da agosto a oggi non hai potuto disporre dell’organico al completo. Nascondendo momentaneamente classifica, bacheche, titoli nobiliari e aspirazioni rispettive, sarà comunque un festa per la pallacanestro pugliese, una domenica di gala per due eccellenze dello sport regionale.
Il Toro sa che il suo prossimo avversario è in crisi, ma sa anche che è una delle squadre migliori del campionato. La partita di Rieti, nell’ultimo monday-night, che Valtur ha giocato senza Vildera, Ogden e Nzdie, ha dimostrato inequivocabilmente che le assenze pesano e che hanno inciso non poco in questo avvio bislacco. Perché Brindisi ha dominato più o meno sino al terzo quarto, per poi cedere nell’ultimo, con i giocatori stremati e senza cambi. Bucchi ha impiegato solo sette uomini (oltre a Fantoma, in campo per appena due minuti), quattro dei quali con 31, 33, 34 e 35 minuti di utilizzo. L’impressione è che con rotazioni più lunghe l’esito del match sarebbe stato diverso.
La “stella del Sud” gioca la A2 dopo 12 anni consecutivi di massima serie. L’obiettivo, manco a dirlo, è l’immediato riscatto. Il coach è un gigante delle panchine, Piero Bucchi, che tra le altre cose ha vinto questo campionato già quattro volte (una proprio con Brindisi nel 2011/2012). Della scorsa, sfortunata, stagione è rimasto solo il play Tommaso Laquintana, a cui si sono aggiunti Niccolò De Vico, ex capitano di Torino, Mark Ogden, reduce da un anno in Fortitudo, l’altro americano Byron Allen e il centro Giovanni Vildera, che la promozione l’ha festeggiata a Trieste a giugno. Un roster affidabilissimo, che fa perno su Ogden, mattatore a Bologna (40 volte su 46 in doppia cifra), e con alternative importanti come Calzavara, Arletti, Fantoma, Ndzie e Radonjic. L’emergenza ha costretto il club brindisino a tornare sul mercato e ieri è stato ufficializzato l’arrivo di Ivan Almeida, ala, classe 1989, originario di Capo Verde con passaporto portoghese. Innesto importante, con i suoi trascorsi nei massimi campionati di Francia, Israele, Italia (a Treviso), Polonia, Estonia, Repubblica Ceca. “El Condor” domenica sarà un’insidia in più per Dalmonte e i suoi. Nel grigio (con sfumature nere) inizio biancoblu si notano i 69.2 punti all’attivo e i 75 al passivo di media, insieme alle percentuali modeste al tiro da due (50%) e da tre (30%). Il migliore, numeri alla mano, è Byron Allen, 19.8 punti di media e molto impiegato da Bucchi (36 minuti di media).
Piccolo e ormai insignificante prologo l’allenamento congiunto a Fasano dello scorso 28 agosto. Una sgambata a punteggi azzerati, senza pubblico e senza qualche importante protagonista della sfida di domenica, che è già preistoria.
Il derby da quelle parti profuma tutto di riscatto, in casa granata arriva al momento giusto, dopo essere passati al distributore di fiducia (della storica vittoria con Fortitudo). Quelli messi meglio saranno gli spettatori neutrali, che si godranno (senza ansia) uno spettacolo da stropicciarsi gli occhi.
Valtur Brindisi-Hdl Nardò Basket si gioca domenica 27 ottobre al Pala Pentassuglia di Brindisi. Palla a due alle ore 18. Gli arbitri designati per il match sono Antonio Giunta di Ragusa, Fulvio Grappasonno di Lanciano (Chieti) e Andrea Coraggio di Roma.
La partita, come sempre, sarà visibile in diretta streaming per abbonati su LNP Pass.