Il 18 maggio scorso, durante la presentazione a Molfetta della sua nuova silloge poetica dal titolo “Nata cigno” (Cacucci Editore), la Regione Puglia ha conferito alla prof.ssa Jole de Pinto un’onorificenza per celebrare i suoi 50 anni di attività letteraria e per il successo del suo libro.
Jole de Pinto è figura di spicco dell’intellighenzia pugliese e fra i pochissimi ad aver raggiunto importanti traguardi nazionali e oltre. Fertile il suo iter culturale, che la vede impegnarsi nella linguistica, critica, storiografia, didattica, saggistica, e nella conduzione televisiva di programmi di attualità e cultura. Quest’anno è stata acclusa nella prestigiosa “Enciclopedia delle donne” e un periodico pugliese d’informazione ha stampato un profilo biografico sulla sua carriera. Ma è nella poesia italiana che la de Pinto rappresenta una valida protagonista. Tratti distintivi delle sue composizioni sono la ricerca abile e raffinata della parola, la luminosità delle immagini evocate ma anche la musicalità, una sorta di cadenza armonica che scaturisce dai versi e che cattura il lettore.
Questo importante riconoscimento all’intellettuale molfettese per il suo “straordinario impegno nel mondo culturale, prezioso esempio e ispirazione per le nuove generazioni”, le è stato consegnato dalla dott.ssa Matilde Trabace (Dirigente del Servizio Attività culturali, Arti ed Editoria della Regione) delegata del Presidente della Regione Puglia dott. Michele Emiliano. Ciò si aggiunge ad una carriera densa di moltissimi premi letterari (Montale, Casentino, S. Pellegrino Terme, Carducci, ecc.), di consensi dai principali letterati dell’ultimo mezzo secolo (Bufalino, Anceschi, Caproni, Spaziani, Alberoni…), e di tanti lettori dal Nord al Sud Italia. La de Pinto è stata già insignita di onorificenze dalla Provincia di Bari (1989 e 1999) e dalla Città di Molfetta (1991 e 2002, Premio alla Carriera nel 2021).
“Nata cigno” (disegno di copertina dell’arch. Fabrizio Minervini), è un libro onnicomprensivo che presenta oltre un centinaio di poesie fratte in due sezioni; le tematiche affrontate spaziano dall’ispirazione civile all’intimo lirismo. Nella sapiente dualità fra tradizione e avanguardia, nella magica congruenza fra forma ed essenza, nel libro si trova una moltitudine di riflessioni su se stessi e sulla colletività, sugli eventi del mondo odierno, sui principi più profondi dell’esistenza umana. Una copia di “Nata cigno” è arrivata tra le mani di Papa Francesco che ha ringraziato la poetessa con una lettera personale per le liriche a Lui dedicate e per i tanti riferimenti alla Cristianità.