La Via Appia nel Patrimonio mondiale dell’Unesco Il Comune di Monopoli è uno degli enti sottoscrittori del protocollo del 2023

Eccellente prototipo del sistema viario romano, ma anche e soprattutto crocevia di culture, la Via Appia. Regina Viarum entra ufficialmente nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, iscritta dal Comitato Unesco riunito a Nuova Delhi nella 46/a sessione. Lo comunica l’Assessore alla Cultura del Comune di Monopoli Rosanna Perricci.

La candidatura è stata promossa dal Ministero della Cultura con il coinvolgimento di quattro Regioni (Lazio, Campania, Puglia e Basilicata), 13 tra città metropolitane e province, 73 Comuni e 14 enti parco su cui insiste l’antica strada consolare romana e dove sono ancora presenti sue vestigia. A questi enti s’è aggiunto il contributo della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.

Nel mese di gennaio 2023 il Comune di Monopoli ha firmato un protocollo di intesa per l’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale Unesco dell’antica via.

Per sostenere la candidatura dell’Appia antica, nel suo percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea, il Ministero della Cultura ha investito nel restauro e nella valorizzazione di evidenze archeologiche e architettoniche situate lungo il percorso, con l’obiettivo di coniugare le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo importante patrimonio con lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, per rafforzare l’offerta culturale, fondamentale per la crescita sociale ed economica soprattutto delle aree interne.

La Via Appia, con le sue ben conservate testimonianze infrastrutturali, archeologiche architettoniche, funerarie e civili, distribuite lungo il suo intero tracciato, rappresenta infatti un fenomeno non solo culturale, ma geografico e politico di eccezionale importanza. L’antico asse viario, il primo concepito come via pubblica, fu il prototipo dell’intero sistema viario romano che, con i suoi 120.000 km di lunghezza, costituisce ancora il nerbo dell’articolata viabilità del bacino del Mediterraneo. È la strada dove sorse la prima catacomba, fu percorsa da Paolo per arrivare Roma e poi da Pietro e fu una delle prime ‘viae peregrinorum’.

All’interno del tracciato rientra il progetto della ciclopedonale Monopoli-Fasano, finanziato dal Ministero dei Trasporti, che valorizza e migliora la fruizione di uno dei territori più attrattivi della Puglia attraverso la bici.

Una dorsale lunga oltre 20 km: da Monopoli a Torre Canne, per tutto il litorale adriatico attraverso le località balneari di Capitolo, Savelletri, e l’area archeologica di Egnazia con lo scopo di mettere in rete circa 80 attrattori turistici, paesaggistici, storici, culturali e archeologici. Il percorso si integrerà con la realizzazione di una moderna velostazione nella stazione ferroviaria di Monopoli e la realizzazione di un interscambio modale nella frazione di Savelletri e il collegamento di quest’ultima con la stazione ferroviaria di Fasano.