Venerdì 15 dicembre, in aula consiliare, sarà presentato uno studio di 120 pagine sul 1° novembre orsarese
Il sindaco Simonelli: “Lavoro articolato, ricerca approfondita su una festa antichissima e sempre viva”
Concetta Terlizzi, delegata alla Cultura: “Sulle feste del fuoco vogliamo fare rete con tutta la Puglia”
ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Per la sua laurea in Lettere, ha realizzato e discusso una tesi su “Fucacoste e cocce priatorje”, la festa dei fuochi e delle zucche che si tiene ogni 1° novembre a Orsara di Puglia. Venerdì 15 dicembre, Francesco Quitadamo, autore della tesi, presenterà il proprio studio nell’aula consiliare orsarese, a partire dalle ore 18. Ad aprire il pubblico incontro saranno il sindaco Mario Simonelli e la delegata comunale a Cultura ed Eventi, Concetta Terlizzi.
“Sui Fucacoste”, spiega Mario Simonelli, “finora sono state realizzate tre tesi di laurea. Quella di Francesco Quitadamo, però, è la prima ad essere stata presentata all’Università degli Studi di Foggia. Si tratta di un lavoro piuttosto articolato, realizzato da una persona che da oltre 20 anni segue, racconta e promuove il 1° novembre di Orsara di Puglia. Un lavoro, dunque, che rappresenta uno sguardo esterno su una tradizione antichissima e, al contempo, il punto di vista di un osservatore informato su persistenze e cambiamenti che hanno caratterizzato la festa nel Terzo Millennio. Siamo felici dell’attenzione e dell’interesse che il nostro 1° novembre continua a suscitare. L’edizione del 2023, sotto molti aspetti, è stata una delle più interessanti, perché ha ‘riacceso il fuoco’ dell’interesse storico-antropologico sui significati di Fucacoste e cocce priatorje”.
“Il lavoro che sarà presentato il 15 dicembre”, aggiunge Concetta Terlizzi, “ci offre l’opportunità di tornare a discutere di un tema importante, che caratterizza una parte rilevante della nostra identità storica e culturale. Proprio i Fucacoste, e più in generale le tradizioni legate ai significati simbolici del fuoco, sono al centro di un lavoro di rete e sinergia che stiamo cercando di condurre assieme ad altri comuni. In questo senso, c’è una tradizione ricchissima e straordinariamente affascinante in provincia di Foggia, in Puglia e in tutto il Mezzogiorno d’Italia che può essere studiata, valorizzata e promossa”.
La tesi che sarà al centro del dibattito di venerdì 15 dicembre s’intitola “Fucacoste e cocce priatorje, il 1° novembre di Orsara di Puglia: una festa fra tradizione e cambiamento”. Si articola in quattro capitoli, 118 pagine, 61 pubblicazioni citate nella Bibliografia, con i due terzi del lavoro incentrati sugli elementi che fanno dei “Fucacoste” una miniera inesauribile dal punto di vista dell’indagine antropologica. La tesi prende le mosse dall’analisi antropologica di una serie di elementi primordiali che caratterizzano l’antichissima festa orsarese: l’origine delle feste di paese come momento che segna il tempo ciclico tra vita e morte, semine e raccolti; il ruolo e i significati simbolici e di rappresentazione del fuoco e del cibo; il rapporto con la terra delle civiltà contadine.
Una parte importante del lavoro di tesi si è concentrato anche su com’è cambiata la festa del 1° novembre orsarese nel corso degli ultimi 20-30 anni, assumendo la dimensione di ‘evento di massa’ ma riuscendo a conservare l’antica ‘magia’ di un momento di profonda connessione e condivisione tra il mondo dei vivi e quello di chi non è più di questa terra, ma continua a vivere nel cuore dei propri cari. Tutta l’ultima parte dello studio è dedicata al futuro dei Fucacoste, un evento che, lo scorso 1° novembre, è riuscito nuovamente a portare ad Orsara di Puglia migliaia di visitatori, in una delle edizioni più riuscite degli ultimi 10 anni.