Da domani in libreria Le donne della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani di Enrica Simonetti Cosa hanno in comune otto donne che hanno sventolato la bandiera dei diritti umani? A prima vista, ma solo in apparenza, Eleanor Roosevelt, Hansa Jivraj Mehta, Lakshmi Menon, Minerva Bernardino, Begum Shaista Ikramullah, Bodil Begtrup, Marie-Hélène Lefaucheux ed Evdokia Uralova non si somigliano. Sono nate in luoghi diversi del mondo, anche lontani fra loro. Hanno estrazioni sociali differenti, vivono in contesti umani dissimili. Eppure, nel 1948, sono tutte lì, attorno ad un documento che ha cambiato la storia dell’umanità. Il 10 dicembre del 1948 viene firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un documento sui diritti della persona adottato dall’Assemblea generale dell’ONU, alla base di molte delle conquiste civili del Novecento. Alla sua stesura contribuiscono anche otto donne da tutto il mondo, figure straordinarie per vicende personali e statura politica: Eleanor Roosevelt dagli Usa, Hansa Jivraj Mehta e Lakshmi Menon dall’India, Minerva Bernardino dalla Repubblica Dominicana, Begum Shaista Ikramullah dal Pakistan, Bodil Begtrup dalla Danimarca, Marie-Hélène Lefaucheux dalla Francia, Evdokia Uralova dalla Bielorussia. Enrica Simonetti racconta l’esistenza, anche avventurosa, di queste donne, e il contributo che portarono alla Dichiarazione, ognuna secondo la propria specificità: l’attenzione all’ambito del lavoro, alle questioni di genere, all’infanzia, alle fasce più povere, ai diritti della donna nel matrimonio, ai temi del linguaggio sessista… Sono trenta articoli, con una forte impronta data da queste donne eccezionali, articoli che è importante conoscere, di cui è fondamentale ricordare la storia. Ancora oggi, questi diritti non sono scontati in molte parti del pianeta. A corredo del libro è riportato il testo integrale della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. pp. 104, € 13 – Fascia d’età: +12 |