Per il terzo anno consecutivo, il cinema romeno ha brillato a Roma, durante l’ultima edizione delle Giornate del Cinema Romeno, suggestivamente intitolata “Sotto le stelle del cinema romeno“, tenutasi dal 5 al 7 luglio 2024, nei suggestivi spazi della Casa del Cinema, nel cuore del parco di Villa Borghese a Roma.
In continuità con questa iniziativa, nel periodo 16-18 settembre 2024, il Consolato Generale di Romania a Bari, l’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, l’Associazione DACIN SARA – Società per i Diritti d’Autore nel Cinema e Audiovisivi, il Centro Nazionale di Cinematografia di Bucarest, in partenariato con Apulia Film Commission e con il patrocinio del Comune di Bari organizzano per la prima volta ”Le Giornate del Cinema Romeno a Bari” presso il Cineporto, all’interno della Fiera del Levante – un immancabile appuntamento del pubblico italiano con le più recenti creazioni dei registi romeni.
La cerimonia di apertura si svolgerà lunedì 16 settembre 2024 alle ore 20:30 e precederà la presentazione del film “LIBERTA”, alla presenza della direttrice del Centro Nazionale di Cinematografia, Anca Mitran e del presidente dell’Associazione DACIN SARA, lo sceneggiatore Bogdan Ficeac. Seguirà la proiezione del film “LIBERTA”, diretto da Tudor Giurgiu (Romania, 2023). La partecipazione alla cerimonia di apertura e alle proiezioni dei film è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Le pellicole scelte per le proiezioni sono molto varie come tematica, messaggio e genere cinematografico, ma tutte molto recenti eppure già premiate a livello nazionale e internazionale. Il programma delle Giornate del Cinema Romeno a Bari prevede cinque proiezioni, in romeno, con sottotitoli in italiano, come segue:
– “LIBERTÀ” di Tudor Giurgiu (Romania 2023)
Durante i giorni caotici della rivoluzione del dicembre 1989 che pose fine al regime comunista, la città transilvana di Sibiu diventa teatro di un violento attacco contro un’unità di polizia che degenera rapidamente in un sanguinoso scontro tra soldati, poliziotti, civili e rappresentanti della polizia segreta. Nel disperato tentativo di sfuggire all’assedio, il capitano della polizia Viorel viene catturato dall’esercito e gettato in una piscina vuota insieme a centinaia di prigionieri accusati di essere dei terroristi. Presentato in anteprima al Transilvania Film Festival 2023, Libertà è stato poi selezionato in molti festival internazionali tra cui Sarajevo, Cottbus, Salonicco e Trieste.
La cosiddetta rivoluzione del 1989 è, tra gli eventi della nostra storia recente, quello che più di tutti deve essere ancora compreso fino in fondo. Questa è una delle ragioni per cui ho voluto raccontare con accuratezza la confusione totale che regnava in quel periodo tra la popolazione. La verità all’epoca veniva volutamente nascosta e la manipolazione della realtà era diventata una consuetudine. La mia generazione ha sviluppato così una psicosi nei confronti dei cosiddetti terroristi: potevano essere arabi, spie russe oppure agenti della Securitate, i servizi segreti. I media convinsero la popolazione che questi ‘terroristi’ esistevano davvero ed erano diventati il nemico… Adesso, a distanza di 30 anni da quegli eventi, sappiamo che quei terroristi non esistevano… Vennero inventati nel tentativo di giustificare le inefficienze dell’esercito e le decisioni prese contro l’interesse collettivo. (T. Giurgiu)
– “GENTE PER BENE” di Paul Negoescu (Romania 2022).
La sceneggiatura, scritta da Radu Romaniuc e Oana Tudor, con quest’ultima che interpreta anche l’ex moglie del protagonista, è incentrata su Ilie (Iulian Postelnicu), un poliziotto di mezza età di un piccolo villaggio rurale nel nord della Romania, le cui sfide professionali sembrano limitarsi a regolare conflitti tra ubriachi nella taverna locale e ignorare le discutibili azioni del sindaco che si compra la benevolenza degli abitanti del villaggio investendo denaro di provenienza misteriosa nel benessere della comunità. A differenza di tanti, Ilie non è interessato a trasferirsi in città, ma coltiva il sogno di acquistare un frutteto. La vita nel paese è improntata alla calma piatta finché non avviene un omicidio. Poiché Ilie e il suo nuovo collega Vali, appena diplomatosi all’accademia di polizia, hanno opinioni molto diverse su come dovrebbero procedere le indagini. Gente per bene tende la trappola al suo protagonista che presto prenderà la decisione sbagliata. O forse è quella giusta?
– “A SNAGOV” di Cristian Comeagă (Romania 2024).
Il mondo in cui viviamo è diviso in tutti i suoi aspetti: c’è un mondo di ricchi e un mondo di poveri; un mondo di svegli, che nuotano, e un altro di addormentati, che galleggiano intorpiditi fino a sprofondare; un mondo di manipolatori e un mondo di manipolati; un mondo che decide i destini e un mondo che subisce il proprio destino deciso da altri; un mondo di furbi e un mondo di babbei. Un manipolo di individui influenti, riuniti in un “paradiso” riservato ai potenti, nascosto agli occhi dei molti, sta preparando l’elezione di un possibile futuro presidente del Paese, un presidente che molti attendono con un misto di speranza, sfiducia e rassegnazione. Il film raccoglie tutti questi elementi e li mette uno accanto all’altro in un quadro complessivo agghiacciante, perché, dai frammenti di un presente mutato, A SNAGOV articola una domanda semplice e seria: cosa verrà dopo?
– “WAR BOY” di Marian Crișan (Romania 2023).
Autunno, 1944. La Seconda Guerra Mondiale volge al termine. Nicu, un adolescente, intraprende un viaggio attraverso la natura selvaggia dei Monti Apuseni, cercando di salvare i cavalli della sua famiglia.
Il film Warboy parte dai ricordi di mio nonno Nicolae Popa, che nel periodo 1944-1945 era un adolescente ai servizi di un uomo ricco per il quale trasportava la legna dalla montagna con l’ausilio dei cavalli. C’erano giorni, persino settimane, in cui mio nonno doveva vivere da solo nella foresta, occupandosi di quei cavalli. In quegli anni assistette al passaggio di soldati romeni, tedeschi e poi russi attraverso le foreste e la zona del villaggio di montagna in cui viveva. Ho immaginato uno scenario che riunisse tutti questi elementi in un racconto di formazione sulla vita di un adolescente attraverso i cui occhi volevo decifrare i significati della fine della guerra. (M. Crișan)
– “IL SOGNO” di Cătălin Saizescu (România 2023).
Ispirato a fatti realmente accaduti, il film diretto da Cătălin Saizescu, su sceneggiatura firmata da Gabriel Gheorghe, è una commedia in cui il sogno di un attore sembra sgretolarsi, mentre i sogni di chi lo circonda o dei detenuti con cui mette in scena uno spettacolo teatrale sembrano essere più vicino al compimento. Alex, un attore di provincia, infelice nella relazione di coppia e insoddisfatto della sua collaborazione con un famoso regista che predilige un altro attore, viene inviato dalla direttrice del teatro a dirigere uno spettacolo con alcuni detenuti del carcere, sotto la supervisione degli agenti della polizia penitenziaria. Oltre ai provini per lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare (la commedia degli artigiani), i detenuti organizzano un piano di fuga. Da qui il titolo del film. Le vie della vita sono infinite e Alex ha un esaurimento nervoso che lo costringe ad abbandonare la realizzazione dello spettacolo teatrale. La commedia Il Sogno, diretta da Cătălin Saizescu, è il primo lungometraggio romeno girato nel penitenziario di Rahova, con il sostegno dell’Amministrazione Penitenziaria Romena, e racconta, tra l’altro, il potere dell’arte di trasformare persone e destini.
Organizzatori: Consolato Generale di Romania a Bari, Ambasciata di Romania in Italia, Associazione Dacin Sara di Bucarest, Centro Nazionale della Cinematografia di Bucarest
Con il patrocino: Comune di Bari
In partenariato con: Apulia Film Commission
Media Partner: AskaNews, Agerpres, Gazzetta Diplomatica, Giornale Diplomatico, Giornale di Puglia, Radio România Actualități, Radio România Cultural, Radio România Internațional, Film4life, CineMaraton e RoZoom Press.