Lecce calcio: questi studenti hanno fatto “vedere” le partite ai non vedenti

Iniziativa supportata da US Lecce e BCC Leverano

Questi studenti hanno fatto “vedere”

le partite del Lecce ai non vedenti

con il progetto “Vediamoci allo stadio”

Filippo Milanese e Francesco Pio Manca hanno effettuato

una sperimentazione di audiodescrizione delle partite

giocate in casa 2023/24 rivolta ai tifosi non vedenti

I cronisti sportivi in erba Filippo Milanese (17) e Francesco Pio Manca (18), studenti del docente pluripremiato Daniele Manni presso l’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce e co-fondatori della startup “Sportzine”, da ottobre a fine campionato 2023/24 hanno effettuato un’innovativa e accorata sperimentazione che ha previsto un servizio di audiodescrizione in diretta di tutte le partite giocate in casa del Lecce, loro squadra del cuore, ad un gruppo di tifosi non vedenti e ipovedenti. In questo modo, oltre a vivere i suoni tipici di uno stadio calcistico, questi ultimi hanno potuto “vedere” la partita, attraverso la descrizione dettagliata di ogni azione di gioco e di tutto ciò che accade intorno, sugli spalti, da parte dei tifosi, dei giocatori in panchina, del mister, etc.

Stadio_00md.jpgHanno denominato questo nuovo servizio “Vediamoci allo stadio” e l’hanno inizialmente effettuato attraverso un sistema di tecnologia radio a circuito chiuso. Con questa scelta i tifosi non vedenti e ipovedenti hanno avuto in dotazione un ricevitore ed un auricolare personale, attraverso il quale hanno potuto ascoltare Filippo e Francesco Pio nella descrizione di ciò che avveniva allo stadio. La BCC Leverano, in persona del presidente Lorenzo Zecca, si è offerta di coprire tutti i costi del servizio.

Successivamente hanno utilizzato una tecnologia messa a disposizione dall’US Lecce, a proprie cure e spese, attraverso la piattaforma Connect Me Too di CMT Translations che ha consentito ai tifosi l’ascolto dell’audiodescrizione dell’evento direttamente dallo smartphone. Tale sistema innovativo è frutto della partnership tecnologica tra US Lecce e l’azienda CMT srl.

Ad inizio campionato gli utenti che hanno usufruito gratuitamente del servizio erano in tre o quattro, a fine campionato sono diventati una dozzina.

L’U.S. Lecce è stata ben lieta di supportare, anche attraverso la preziosa collaborazione dell’Ing. Massimo Orgiato (D.A.O. – Disability Access Officer U.S. Lecce SpA), le attività degli studenti dell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone”, garantendo l’ospitalità all’interno dello stadio comunale “Ettore Giardiniero” in occasione delle gare casalinghe e consentendo loro di arricchire in tal modo il bagaglio di esperienze.

Tutto è nato quando un appassionato tifoso del Lecce, Davide Dongiovanni, non vedente, ha ascoltato per caso la qualità con cui il giovanissimo Filippo Milanese raccontava in audio una partita del Lecce giocata fuori casa. Davide, che era a conoscenza di una sperimentazione fatta in precedenza dall’Arsenal, dal Bologna e dal Milan, ha quindi contattato lo staff di Sportzine e ha chiesto loro se fossero interessati ad offrire ai non vedenti tifosi giallorossi la descrizione audio delle partite in casa. Ai giovanissimi startupper di Sportzine è bastata questa scintilla per mettere in moto la macchina organizzativa e far sì che, come già detto, per ogni partita giocata in casa del Lecce fosse offerto il nuovo servizio “Vediamoci allo stadio”.

Sofia.jpgTra i tifosi non vedenti che hanno usufruito del servizio vi anche il vice presidente di Unione Italiana Ciechi sezione di Lecce, Giuseppe Quarta, il quale ha commentato il servizio con un breve video, e la tifosissima Sofia Bianco, la quale ha dichiarato:  «Finalmente, dopo tanti anni, sono riuscita a godermi a pieno le partite del Lecce allo stadio! In passato non ho mai perso una partita e col supporto dei miei genitori sono riuscita più o meno a seguirle sempre. Ma grazie a questo bellissimo servizio dei giovanissimi radiocronisti di Sportzine, Filippo e Francesco Pio, ho potuto quasi “vedere” cos’è accaduto in campo. Spero tanto che questa iniziativa vada avanti anche l’anno venturo e, se così dovesse essere, sarò la prima a sostenerla.»

«È stata una bella e importante sfida – hanno dichiarato Filippo e Francesco Pioanche piuttosto impegnativa, ma ci siamo divertiti un mondo e vedere l’entusiasmo delle persone partecipanti e sentire i loro ringraziamenti e complimenti alla fine di ogni partita ha appagato totalmente il nostro “lavoro”. Sapere che la nostra passione per il giornalismo sportivo può trasformarsi in qualcosa di utile per gli altri ci onora molto e ci dà una carica pazzesca. Oltre che doveroso, è importante per noi ringraziare di cuore tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del servizio, tra cui il Presidente Zecca della BCC Leverano che ha subito creduto in noi, i tanti e gentili referenti dell’US Lecce per la grande disponibilità, la sezione leccese dell’Unione Italiana Ciechi e, soprattutto, tutti i tifosi non vedenti e ipovedenti che in questi mesi ci hanno aiutato a crescere e migliorare con i loro commenti e consigli.»

Lorenzo_Zecca.jpg«Non abbiamo esitato un momento nel voler essere partecipi di questo progetto bellissimo, con il quale coinvolgere i tifosi salentini non vedenti nelle partite del nostro Lecce calcio – racconta il presidente di BCC Leverano, Lorenzo Zecca –. Dare la possibilità a queste persone di vivere emozioni uniche, di seguire minuto per minuto in maniera reale e istantanea ogni azione di gioco è una modalità innovativa e nobile per abbattere barriere, per far sentire protagonisti anche coloro che finora, non per loro colpa, non hanno potuto seguirle come e quanto avrebbero meritato. Ci riempie di gioia sapere che a portare avanti l’iniziativa siano giovanissimi salentini che mettono il proprio talento a servizio della comunità e ci fa piacere che questo dinamismo sia fortemente incoraggiato dalla scuola, nella persona del professore Daniele Manni. Finanziare il progetto inorgoglisce tutta la banca, che del resto non è nuova nel sostegno di progetti al fianco delle persone più fragili. Oggi aggiungiamo un nuovo, importante tassello nell’incoraggiare chi si occupa del prossimo con professionalità, facendo del bene “fatto bene”.»