“Con o senza bandiere, il mondo agricolo deve restare unito: questa è una lotta di tutto il comparto”
LECCE – “CIA Salento è e sarà sempre con gli agricoltori salentini che stanno manifestando in questi giorni e continueranno a farlo nei prossimi. Lo abbiamo deliberato all’unanimità nell’ultima assemblea regionale del 26 gennaio. Su tutte le questioni in campo, a partire dai problemi che permangono sulla Xylella, condividiamo i motivi della protesta perché sono gli stessi su cui ci stiamo battendo da sempre, tra l’altro con manifestazioni di piazza come quella di Roma, che hanno visto CIA Salento, assieme a CIA Agricoltori Italiani di Puglia, portare centinaia di propri associati a esprimere con forza tutti i punti della nostra piattaforma di richieste, proposte e rivendicazioni”. È Benedetto Accogli, presidente di CIA Salento e vicepresidente regionale di CIA Puglia, a ribadire quanto già espresso anche a Bari lo scorso 26 gennaio, di fronte alle delegazioni di agricoltori arrivati da Lecce e da tutte le altre province della Puglia. “Un articolo pubblicato stamattina da un quotidiano regionale sembra mettere in dubbio questa nostra posizione che, invece, è chiarissima”, aggiunge Accogli. “Siamo disponibili a discutere e concordare una piattaforma unitaria di rivendicazioni che unisca tutto il comparto primario, senza steccati e divisioni, a partire dagli errori che l’Europa sta compiendo con conseguenze gravissime sull’agricoltura. Siamo contro la riduzione dei sostegni al settore, crediamo urgenti e non più derogabili una serie di azioni concrete per intervenire sui costi di produzione: gasolio agricolo, costi energetici, fitofarmaci, materie prime, approvvigionamento idrico per le irrigazioni, ore di lavoro sottratte alla produzione per far fronte alla moltiplicazione degli adempimenti burocratici, trattamenti d’emergenza e irrigazioni di soccorso, logistica. Ogni singola voce dei costi di produzione, negli ultimi tre anni, è stata caratterizzata da aumenti a volte fuori controllo che solo temporalmente e per brevi periodi si è provveduto a calmierare con misure-palliativo, mai con azioni strutturali. I costi di produzione per le aziende agricole italiane, e per quelle pugliesi ancora di più, mettono in fuori gioco i nostri imprenditori agricoli rispetto a Paesi dove produrre costa meno. Il nostro è uno svantaggio competitivo permanente, strutturale e, anche su questo, è necessario che si intervenga a livello europeo, per tutelarci rispetto alle condizioni che determinano la competitività sui mercati internazionali”.
“Il Salento dell’agricoltura è unito. Quegli agricoltori che manifestano in piazza portano avanti le stesse istanze per cui CIA Salento si è battuta fino a oggi, portando tra l’altro il risultato enorme dei fondi e delle azioni del Piano di Rigenerazione Olivicola, e continuerà a battersi fino a quando non otterremo, tutti insieme, ciò per cui viviamo e lavoriamo: la rinascita e il rilancio dell’agricoltura salentina e di tutta la Puglia”.