“Ringrazio il Presidente Mattarella per il riconoscimento che mi sarà conferito il giorno 24 di Marzo, presso la sede del Quirinale. Dedico questo importante momento a mia madre Carmen per la sua tenacia e perseveranza.”
Luciana Delle Donne, CEO di Made in Carcere, è tra i trenta “esempi civili” insigniti dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, cittadine e cittadini che si sono distinti per un’imprenditoria etica, per l’impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per il volontariato. A loro il Presidente, motu proprio, ha conferito l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana.
“Mia madre – continua Luciana Delle Donne – ha cresciuto da sola, dopo l’incidente mortale di mio padre, cinque figli fantastici. Non ha mai approvato la mia scelta di lasciare la gabbia dorata del mondo della finanza per dedicarmi totalmente ad aiutare la gente più bisognosa lavorando gratuitamente da oltre 17 anni”.
Luciana delle Donne, già meritevole di altri importanti riconoscimenti come “Change Maker” di ASHOKA nel mondo, Green Heroes del Kyoto Club, ha semplicemente seguito il sogno e la sua visione di vita. Grazie al suo istinto ha imparato il valore e la ricchezza dell’umiltà.
“Essere al servizio degli altri, facendomi attraversare dal bisogno delle persone – e non solo quelle in stato di detenzione – è il mio lavoro di ogni giorno. Aiutiamo sempre tutti quelli che bussano alla nostra porta. Soprattutto i giovani che spesso non hanno ancora consapevolezza delle loro potenzialità e non sanno più sognare e desiderare nulla per il loro futuro personale e sociale”.
Il motto di Made in Carcere è “trasformare le debolezze della vita in punti di forza” con amore, impegno e ingegno.
Delle Donne continua il suo percorso per trasformare in modo creativo ogni potenziale umano, raddrizzando le cuciture storte della vita. Un modello di economia rigenerativa, circolare e trasformativa che ha creato un cambiamento sistemico italiano capace di generare bene comune.
Tanti gli esempi di rigenerazione che non basterebbero 17 pagine, una per ogni anno, per narrare una lunga storia fatta di valori e vissuta con e per gli altri, riportando luce a persone come donne vittime di violenze, persone senza fissa dimora, sarte di periferia, e studenti.
“Dedico questo riconoscimento anche a tutte le colleghe e colleghi, partner, ambassador, imprenditori, manager e altri stakeholder di questo lungo viaggio che continua con tanti prossimi progetti” conclude Delle Donne. “La prossima destinazione? BIL: “Benessere interno lordo”, un indicatore del benessere e non più del profitto.“