LIBERE ASSOCIAZIONI CIVICHE ANDRIESI: “LA CICLOVIA AD ANDRIA? QUELLE CHE GIA’ CI SONO RESTANO ABBANDONATE E SENZA MANUTENZIONE. SAREBBE UN DISASTRO PER VIA FERRUCCI E VIA BARLETTA, SENZA PARK & RIDE”

Un’amministrazione comunale, quella attuale, che non si occupa del Park & Ride, ritenendolo persino inutile solo perché le disastrose sperimentazioni senza senso del passato hanno prodotto l’inutilizzo di quel servizio mal gestito e distrutto da politiche scellerate di incapaci e di improvvisatori, e si butta, nel vero senso della parola, in un improvvisato e dannoso progetto elettoralistico di ciclovia che deturperebbe un’intera zona tra le più sensibili della città. Queste le durissime dichiarazioni delle Libere Associazioni Civiche Andriesi le quali sono intervenute dopo aver ascoltato integralmente le relazioni in aula consiliare lo scorso 8 marzo sul progetto di ciclovia, aggiungendo:

“senza la preventiva realizzazione di un Park & Ride in città, qualunque progetto come quello improvvisato e senza senso della ciclovia in via Ferrucci sarebbe disastroso per la città. Abbiamo ascoltato in sala consiliare la plastica ammissione da parte delle autorità amministrative, di un contesto estremamente preoccupante dal punto di vista ambientale. Evidentemente ora ammettere che ad Andria esiste un problema di inquinamento ambientale che è indipendente dal cantiere ferroviario fa comodo per giustificare, non riuscendoci, la realizzazione di una ciclovia la cui inutilità è chiaramente emersa dalle parole di don Cosimo che è stato molto critico e duro rispetto alle scelte di questa amministrazione in materia di viabilità. Quegli oltre 350mila euro di denaro pubblico non possono essere sprecati per un progetto di così corto respiro che lascerà dietro di sé solo grossi problemi e cordoli da rimuovere senza averne poi il denaro necessario.

Mentre il governo centrale sta proprio in queste ore azzerando i fondi per le piste ciclabili e sta prevedendo, nella riforma del codice della strada, una fortissima limitazione degli spazi destinati alle piste ciclabili, ad Andria si avventurano nella realizzazione di un’opera che sin da oggi si sa che rimarrà a metà e mai completata visto che i fondi per poterlo fare non ci saranno. Una leggerezza paurosa ed un’incapacità di essere realisti senza farsi condizionare dalla propaganda politica.

Un contesto di grande confusione che i cittadini stigmatizzano fortemente e che irrita moltissimo i cittadini andriesi ed il tessuto produttivo e professionale che si vede aggredito da decisioni dispotiche e non democratiche che incidono fortemente sulla vita quotidiana e futura della comunità. Parole dure ma tutte realistiche e fortemente condivise quelle pronunciate dalle L.A.C.A. all’interno delle quali ci sono anche associazioni regolarmente iscritte all’Albo comunale e neppure mai consultate su decisioni così delicate, come denunciato da Savino Montaruli del Comitato Quartiere Europa di Andria dove le ciclovie sono abbandonate, senza manutenzione, per moltissimi tratti impraticabili e semidistrutte. “Un padre che non riesce a comprare il pane per la propria famiglia ma che illude i suoi familiari dicendo loro di volerli portare in vacanza a Portofino: ecco cosa ci sembra questa amministrazione comunale avventuriera e senza guida, all’arrembaggio” – ha concluso Montaruli del Comitato.