“L’intruso” di Astrid Sodomka: un romanzo speciale che conquisterà i lettori

Un romanzo satirico, spaventosamente onesto, contemporaneo. Per chi cerca una storia di suspence, ma non rinuncia a un’incursione nella complessa realtà di oggi. Un esempio? La nascita di un nuovo partito di fuoriusciti di sinistra in Germania, che punta agli elettori scontenti, che non se la sentono di votare l’ultradestra dell’AfD. 

Sinossi Nel quartiere altoborghese di Josefstadt a Vienna, durante la festa di compleanno di un bambino, un giovane afghano viene ritrovato pugnalato a morte, senza che nessuno dei presenti si sia accorto del delitto. Poco dopo, una foto del cadavere compare su Facebook e viene usata da un gruppo dell’estrema destra austriaca per rinfocolare l’ostilità verso i rifugiati. L’ispettore Capo Giorgos Hansmann indaga, scoprendo che il mondo progressista, ecologista e solidale, ma pur sempre borghese, rappresentato nel romanzo da un asilo infantile gestito dai genitori ‒ dove il morto lavorava come volontario ‒ non è come appare, e dietro la facciata politicamente corretta si nascondono verità davvero scomode.

Astrid Sodomka è nata nel 1982 a Vienna, dove tuttora vive. Ha studiato Arti Applicate e dal 2009 lavora come artista freelance: ha esposto le sue opere in più di trenta mostre. Inoltre tiene workshop di introduzione alle arti visive per bambini e insegna in un ginnasio viennese. Nel 2021 pubblica il suo primo romanzo, Josefstadt, di cui sta curando la trasposizione televisiva.