Questa mattina gli assessori regionali ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Debora Ciliento, e allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, il capo Gabinetto della Presidenza regionale, Giuseppe Catalano, e il direttore del Dipartimento regionale Mobilità, Vito Antonacci, hanno fatto il punto sulle iniziative regionali in favore del settore della logistica e del trasporto merci su ferro, in particolare concentrandosi sul Ferrobonus regionale e sull’attivazione dello scalo merci di Surbo.
“Il Piano Regionale delle Merci e della Logistica (PRML), approvato con DGR n. 1308/2023, individua nel Ferrobonus regionale un possibile efficace incentivo all’intermodalità – ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Debora Ciliento – che abbiamo quindi deciso di riproporre con la DGR 1019/2024 istituendo un Fondo regionale a sostegno del trasporto ferroviario delle merci, che ammonta a un milione di euro e che verrà gestito sulla base di un’Intesa Operativa sottoscritta con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il contributo regionale sarà indirizzato agli stessi beneficiari del Ferrobonus nazionale, allo scopo di incrementare l’incentivo ministeriale, e verrà calcolato in base alle percorrenze realizzate sul territorio regionale così da supportare maggiormente le imprese della logistica pugliesi e operanti in Puglia. Ma quello che mi preme sottolineare è che con questa soluzione potremo anche correggere lo squilibrio modale nel trasporto merci, con conseguente diminuzione del costo sociale della mobilità, riduzione dell’inquinamento e incremento della sicurezza sulle strade. Con l’assessore Delli Noci e gli stakeholder della logistica, molti dei quali oggi sono presenti, stiamo lavorando per costruire un sistema che metta in rete le infrastrutture del trasporto merci, i porti, gli interporti, le ferrovie, le strade e le piattaforme logistiche intermodali come Foggia Incoronata, i nodi complessi di Bari, di Taranto e di Brindisi, e ora finalmente Surbo.”
“L’importante misura regionale del Ferrobonus che presentiamo e che incentiva il traffico merci su ferro – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – ci offre l’occasione per fare il punto sullo Scalo di Surbo. Questa importante infrastruttura rappresenta un’occasione per realizzare un moderno hub logistico che favorisca il potenziamento del trasporto delle merci su ferro, in linea con gli obiettivi strategici di rilancio del tessuto produttivo e logistico del Sud Italia. Oggi possiamo dire che Rfi ha accolto la nostra richiesta e, nelle more degli interventi strutturali finanziati, saranno realizzati una serie di interventi immediati per consentire agli operatori interessati di attivare prima possibile il trasporto di merci su base sperimentale. Questa novità ben si sposa con la misura del Ferrobonus attraverso il quale destiniamo il contributo di 1 milione di euro – il più alto in Italia – per incentivare il trasporti delle merci su rete ferroviaria. Due iniziative che a breve consentiranno l’utilizzo dello Scalo di Surbo, un’opera strategica e una piattaforma logistica importante per lo sviluppo economico dell’intero Salento che rafforza l’idea della Puglia come hub logistico del Mar Mediterraneo”.
Soddisfazione per il Ferrobonus regionale è stata espressa dai numerosi stakeholder presenti, alcuni dei quali direttamente interessati anche alla riattivazione dello scalo di Surbo.
Donato Liguori, direttore della Direzione generale per i porti, la logistica e l’intermodalità del MIT-Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Ringraziamo la Regione Puglia per aver investito in maniera importante sul Ferrobonus, uno strumento che ha forti potenzialità per spingere sempre più sul trasporto intermodale. Il MIT si sta facendo parte attiva affinché tutte le regioni possano aderire a questa misura. Inoltre si sta decidendo di rifinanziare il Ferrobonus nazionale, anche incrementando le risorse a disposizione, e si è cercato di velocizzare le procedure di assegnazione dei fondi così da dare impulso al settore.”
Francesco Benevolo, direttore operativo di RAM – Logistica Infrastrutture e Trasporti Spa: “Prendiamo atto con grande soddisfazione dello stanziamento della Regione Puglia per il Ferrobonus regionale, che va ad aggiungersi agli analoghi impegni già assunti dalle Regioni Calabria, Liguria, Piemonte e Lombardia. L’incentivo nazionale all’intermodalità strada-ferro attivato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il sostegno operativo della RAM Spa si conferma così un valido supporto ai territori per sviluppare l’interscambio modale dal tutto strada alla ferrovia, con le evidenti benefiche ricadute anche in termini di sostenibilità ambientale. E per una regione come la Puglia, la scelta di incentivare il trasporto ferroviario appare ancor più strategica per sostenere il tessuto produttivo ed occupazionale”.
Roberto Laghezza, responsabile Sviluppo Infrastrutture Area Centro Sud Adriatica di RFI: “RFI è impegnata in numerosi investimenti per la riduzione dello squilibrio modale e migliorare la competitività del trasporto merci, cosicché le merci possano spostarsi con maggiore facilità, in sicurezza, riducendo gli impatti ambientali e dei costi sociali. Stiamo lavorando per migliorare le prestazioni dell’infrastruttura affinché gli operatori del trasporto possano fare treni più lunghi, 750 metri, con maggiore ingombro così da poter ospitare container e semi rimorchi. La Puglia ospita importanti terminali della linea adriatica, su cui già si può circolare con treni di grandi dimensioni. Per quanto riguarda Surbo portiamo avanti un progetto condiviso con MIT e Regione per un impianto terminale allacciato alla rete adriatica. Abbiamo attivato due binari di 430 metri con annessa area per mobilitazione delle merci e stiamo lavorando su un documento di fattibilità per alternative progettuali con diverse opzioni di collegamento alla rete.”
Livio Ravera, amministratore delegato di Mercitalia Shunting & Terminal, Società del Polo Logistica FS, durante il suo intervento ha ringraziato la Regione per l’importante lavoro a supporto degli operatori che scelgono, in una fase di mercato complicata con un’esplosione dei costi, la modalità di trasporto ferroviaria e ha sottolineato la grande sinergia di tutte le parti coinvolte nel processo: “Tutti insieme lavoriamo per partecipare a quello che sarà il mercato della logistica dei prossimi anni, ciascuno per la propria parte. Il nostro piano industriale prevede circa 3 miliardi di investimenti per adeguare asset e terminal alle importanti sfide che ci attendono. Ci auguriamo che l’esempio virtuoso della Regione Puglia porti ad un effetto emulazione in quanto queste misure vanno amplificate e sostenute.”
Tommaso Diomaiuta, responsabile Area Sud e Isole FS Sistemi Urbani, società proprietaria dello scalo di Surbo, ha ricordato che la missione aziendale è rigenerare e riqualificare gli scali dismessi in un’ottica di incentivazione del trasporto merci, della logistica e dell’intermodalità, nel primo e ultimo miglio. “Il Ferrobonus va nella giusta direzione. Siamo al fianco della Regione per il processo di attivazione di Surbo e la selezione degli operatori di logistica che siano interessati a operare nell’area già idonea a essere utilizzata.”
Sergio Prete, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio: “Questa misura è importante perché l’intermodalità rappresenta non solo uno dei fattori chiave della competizione portuale a livello internazionale, consentendo di poter far proseguire le merci verso mercati cosiddetti contestabili, ma è un elemento chiave per la decarbonizzazione e la sostenibilità ambientale, così importanti per Taranto.”
Tito Vespasiani, segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale: “L’iniziativa regionale del Ferrobonus è ottima e necessaria vista la situazione che si è creata nella ripartizione di quote traffico merci tra strada e ferrovia. Dobbiamo collaborare per una sempre maggiore integrazione modale del trasporto merci e seguire altri esempi virtuosi. Brindisi e Bari hanno traffico ro-ro merci di 330 mila pezzi l’anno, un 10% possiamo riuscire a convogliarlo nella modalità ferroviaria, avvicinandoci a quella richiesta del Libro Bianco”. Libro Bianco che dice che sulle percorrenze superiori a 300 km, il 30% del trasporto di merci su strada dovrebbe essere trasferito verso altri modi, quali la ferrovia o le vie navigabili, entro il 2030.
Giuseppe Rizzi, direttore generale di Fermerci: “La Regione Puglia crede concretamente nello sviluppo del trasporto ferroviario delle merci, il contributo regionale Ferrobonus costituisce un aiuto importante a un settore strategico per il Paese ma soprattutto per le imprese nel territorio. L’Associazione Fermerci da tempo ha avviato una campagna di richiesta di supporto al comparto logistico ferroviario da parte delle Regioni, questo perché si ritiene fondamentale il ruolo dei territori nelle scelte strategiche che riguardano il trasporto delle merci su ferrovia. Fra i tanti incontri svolti i rappresentanti della Regione Puglia hanno immediatamente capito le numerose esternalità positive favorite da questo settore verso il territorio, di tipo ambientale e industriale. La quantità di risorse previste dall’incentivo dimostrano una chiara volontà nel favorire lo shift modale delle merci verso la ferrovia.”
Armando De Girolamo, presidente Assofer: “La notizia del Ferrobonus pugliese dimostra l’attenzione della Regione Puglia per una modalità più sostenibile che può rendere la vita dell’autotrasportatore meno pesante e rischiosa. Da sempre Assofer si è fatta promotrice del Ferrobonus perché siamo convinti della necessità di un supporto al traffico ferroviario. Per trasportare 430 ton per un chilometro il trasporto stradale origina costi esterni per 15,79 euro mentre il treno ne origina per appena 0,75 euro. Il trasporto stradale, quindi, origina 21 volte i costi esterni del trasporto ferroviario. È del tutto evidente il vantaggio del modal shift strada/ferrovia.”
Link dichiarazione Ciliento
Link dichiarazione Delli Noci