Lucidafollia, L’intervento di Alberto Angela alla 6a giornata della cultura “CoScienza” a Valenzano

Alberto Angela a sorpresa durante la sesta edizione della Giornata della Cultura a Valenzano.

“La scienza è come il pane: va spezzato e condiviso”

Alberto Angela è intervenuto ieri sera a sorpresa  a Valenzano durante la sesta edizione della Giornata della Cultura “CoScienza, la Scienza al servizio della Comunità”, organizzata dall’associazione Lucidafollia. Lo ha fatto inviando un messaggio vocale durante lo spazio dedicato a Giuliana Galati, fisica-divulgatrice di SuperQuark e di Noos,.
Questi i passaggi più importanti:

“Sono molto contento di essere qui con voi per la sesta edizione della Giornata della Cultura a Valenzano”. 

“Chi ha realizzato il murales forse inconsapevolmente ha dipinto un concetto fondamentale e cioè che la scienza e la divulgazione uniscono le generazioni: c’è mio padre, ci sono io, ci siete voi e parliamo tutti la stessa lingua. Già, perché la scienza è una lingua che unisce; unisce le generazioni ma anche la geografia perché voi potete parlare dello stesso argomento scientifico con qualcuno che vive dall’altra parte del globo, in Estremo Oriente o in Sud America, ed è qualcosa di straordinario”. 

“Questa è una giornata dedicata alla “CoScienza” e alla scienza al servizio della comunità e quindi qui parliamo del ruolo del divulgatore. Non è un mestiere facile. E in sala tra voi c’è chi proseguirà le nostre orme. Prenderà il testimone, andrà avanti, sono certo, perché abbiamo bisogno di voi: siete giovani, siete pieni di passione, di entusiasmo, di curiosità e sono le qualità che un divulgatore deve avere. Un divulgatore deve rimanere giovane, non dovete cambiare, dovete rimanere gli stessi, però dovete rispettare delle regole importanti: verificare sempre la fonte, verificare le parole”.

“Se siete in grado di usare le parole giuste, gli esempi giusti, anche magari un po’ curiosi, ecco in quel momento innescate l’attenzione, ma soprattutto poi dovete accendere la passione. Ecco, quindi, il mestiere di divulgatore è anche un’arte. Bisogna impararla, però se uno ama la scienza, ce l’ha dentro il cuore.

“Ricordate, la scienza è come il pane: va spezzato e condiviso. Non può rimanere nei laboratori o dentro delle pubblicazioni scientifiche, va divulgato”.

“Giuliana Galati che è lì con voi rappresenta un po’ la strada giusta: ha lavorato prima per SuperQuark e poi per Noos e ha portato assieme ai suoi colleghi una ventata nuova nel modo di divulgare la scienza in televisione. Noi contiamo su di lei e sui suoi colleghi che lavorano a Noos e io conto anche su di voi perché la scienza ha bisogno dell’entusiasmo dei giovani e delle conoscenze delle persone un po’ più in là con gli anni. Per le sfide che ci aspettano, per il futuro che è pieno di incognite abbiamo bisogno di persone che divulghino la conoscenza e la scienza perché solo attraverso questo si riusciranno ad affrontare le sfide del futuro”.