L’ultima città di Petro Marko  


L’ultima città
di Petro Marko   Il primo romanzo tradotto in italiano dello scrittore che ha aperto la strada al modernismo nella letteratura albanese. Il dramma della guerra, dell’occupazione e del destino degli ultimi attraverso una scrittura potente ed evocativa.

Isbn  978-88-3629-332-2, 416 pagine, euro 18
IL LIBRO
Albania, Seconda Guerra Mondiale. Dopo la capitolazione del fascismo, i soldati dell’esercito italiano invasore in Albania si riuniscono nel porto di Durazzo e aspettano le navi provenienti dall’Italia che li riporteranno in patria. Durante i giorni di attesa in una improvvisata città in riva al mare, si intrecciano le storie di personaggi dalle più varie psicologie e nasce l’amore tra il giovane ufficiale albanese Leka Gurra e la bella prostituta italiana Anna Maria Monte, anche lei vittima della guerra e del fascismo.
Il dramma della guerra, della sconfitta, dello scontro fra ideologie e poi il dolore dell’umanità, la sorte degli ultimi, i tanti lati oscuri di un’occupazione durata troppo sono i temi che vengono affrontati dalla scrittura potente ed evocativa di Petro Marko, padre del romanzo contemporaneo albanese.

L’AUTORE
PETRO MARKO (1913-1991) è considerato lo scrittore che ha aperto la strada al modernismo nella letteratura albanese. Nel 1936 diresse a Tirana il quotidiano ABC, che fu presto chiuso dal governo. Marko era un rivoluzionario con uno spirito anarchico e si unì all’unità Garibaldi nelle Brigate Internazionali durante la Guerra Civile Spagnola. In Spagna conobbe molti noti scrittori internazionali e la sua esperienza fu alla base del suo romanzo più noto, Hasta la vista (1958).
Negli anni Quaranta Marko fece ritorno in patria ma fu subito arrestato ed esiliato dagli occupanti italiani nell’isola di Ustica. Qui nacque il romanzo Nata e Ustikës. Rientrò in Albania nel 1944 e si unì alle forze partigiane. Nel 1947 fu arrestato dal regime comunista e imprigionato. Rilasciato in seguito, gli fu permesso di lavorare come insegnante.