Madrid – L’Anice chiede l’unificazione dei poteri in materia di commercio estero agroalimentare

• L’ANICE chiede al ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, di unificare i poteri dell’amministrazione centrale in materia di commercio alimentare estero. • In una lettera chiede un incontro con il ministro e la sua squadra per affrontare anche altre questioni di importanza strategica per il settore spagnolo della carne. Madrid, 19 dicembre 2023.- L’ANICE ha chiesto un incontro con il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione Luis Planas per affrontare diverse questioni chiave per il presente e il futuro del settore spagnolo della carne. D’altra parte, approfittando della configurazione dei dipartimenti ministeriali del nuovo governo spagnolo, l’ANICE ha inviato una lettera al capo del portafoglio Agricoltura per proporre l’unificazione dei poteri in materia di commercio estero alimentare dell’amministrazione centrale, che sono attualmente divisi tra la Direzione Generale della Salute delle Produzioni Agroalimentari e del Benessere Animale del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione (MAPA) e la Direzione Generale della Sanità Pubblica e dell’Equità Sanitaria del Ministero della Salute (MISAN). Una misura volta a concentrare i poteri in materia di esportazioni alimentari nella Direzione generale della salute, delle produzioni agroalimentari e del benessere animale del MAPA, che è quella che mantiene il dialogo con i paesi terzi. Mentre la Sottodirezione Generale della Sanità Estera del MISAN concentrerebbe il suo lavoro, come già fa, sul controllo ufficiale degli alimenti importati da paesi terzi, compito essenziale per salvaguardare la salute dei consumatori spagnoli. Questa unificazione eviterebbe le gravi disfunzioni che questa dualità di poteri nel commercio estero ha generato negli ultimi anni, con gravi danni alle esportazioni di carne e all’immagine del Paese. MISAN non ha implementato procedure agili in conformità con le esigenze richieste dal complesso commercio internazionale, generando inefficienze e complessità burocratica, che si è tradotta in una perdita di competitività dell’industria spagnola rispetto a quella dei paesi meglio organizzati e privi di queste doppie competenze. Questa richiesta, che l’Anice considera già storica per il settore delle carni, ha avuto il sostegno anche di altre organizzazioni industriali agroalimentari. Infatti, la stessa Federazione delle Industrie Alimentari e delle Bevande (FIAB) si è occupata di questo tema e lo ha incorporato nelle richieste al nuovo Governo. “Siamo in un momento cruciale per consolidare la competitività delle industrie della carne sui mercati esteri e la concentrazione di questi poteri nel MAPA comporterebbe un miglioramento significativo delle attuali procedure esistenti per garantire la qualità e la sicurezza alimentare della produzione di carne spagnola. con un approccio più agile e diretto”, sottolinea il segretario generale dell’ANICE, Miguel Huerta.