Si è tenuta nel pomeriggio di ieri nella sala conferenze di Datacontact a Matera la semifinale per il Centro Sud Italia della sesta edizione del Premio Giovane Manager 2024 a cura di Federmanager. Questo prestigioso evento rappresenta un’importante opportunità per riconoscere i migliori talenti emergenti nel panorama del management italiano.
Prima della premiazione dei semifinalisti, si è svolto un dibattito su un tema di grande rilevanza per manager e imprese: l’Intelligenza Artificiale, un argomento che sta diventando sempre più centrale nella formazione manageriale e nello sviluppo delle competenze tecnologiche. L’evento è stato organizzato dal Gruppo Giovani Federmanager in collaborazione con Federmanager Basilicata.
Dopo i saluti di Luigi Prisco, Presidente Federmanager Basilicata, e Antonio Ieraci, Presidente Giovani Federmanager Nazionale, spazio agli interventi introduttivi di Laura Tosto, Presidente e CEO di Datacontact, nonché Vicepresidente della sezione informatica servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Basilicata.
Il dibattito sull’Intelligenza Artificiale, coordinato da Daniela Caraiman dell’Accademia di Comunicazione Strategica, ha visto la partecipazione di Vito Verrastro, Digital EU Ambassador Federmanager Basilicata, Antonio Lerro, docente Unibas, Marica Lorusso di Domar Spa e Vicepresidente Gruppo Giovani Confindustria Basilicata, Giuseppe Disimino di Applica Srl, Coordinatore Giovani di Federmanager Basilicata, e Maria Rosaria De Vito di Baosteel, rappresentante di Minerva Federmanager Basilicata.
L’incontro ha sottolineato l’importanza di partire dalle scuole superiori per sviluppare una cultura dell’etica nell’intelligenza artificiale. I relatori hanno evidenziato come sia fondamentale integrare nei programmi accademici non solo competenze tecniche, ma anche la capacità di riflettere sulle implicazioni etiche e sociali delle tecnologie emergenti. Un tema chiave del dibattito è stato lo sviluppo del senso critico nella formazione dei futuri manager. L’educazione manageriale deve andare oltre la mera acquisizione di competenze tecniche, per includere una riflessione profonda sugli impatti etici delle decisioni tecnologiche. Questo approccio mira a formare leader capaci di prendere decisioni consapevoli e responsabili.
I manager e i professionisti del futuro dovranno essere in grado di implementare soluzioni tecnologiche che rispettino i valori etici e promuovano il benessere sociale. La capacità di coniugare innovazione tecnologica e responsabilità etica sarà un fattore distintivo per le imprese di successo.
Al termine del dibattito sono stati premiati i manager tra cui il lucano Leonardo Giovanni Fabbrizio, Mariano Chimenti, Antonio Merola, Arturo Quarta, Martina Montinaro, Andrea Zapponini, Francesco Tomaselli, Giovanni Giovannetti, Carla Monastero, Clara Fabiola Oliva, Vito De Giglio, Alessandro Commendatore.