Una platea d’eccezione di educatori e Oss impegnati nel servizio di integrazione scolastica specialistica del Consorzio ATS BR4 ha occupato tutti i posti disponibili del teatro comunale di Mesagne. Per l’occasione, il pregiato contenitore culturale ha ceduto le comode poltrone alla operose figure educative che nel corso dell’anno scolastico garantiscono supporto qualificato ai minori con disabilità delle scuole dei 9 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale. Una platea in crescita che si adegua alla domanda di presa in carico delle fragilità, una realta con numeri di anno in anno in aumento.
«Un piccolo esercito, pacifico e silenzioso, per l’inclusione e il benessere di bambini e ragazzi», così l’avvocato Alessandro Nocco, referente per la Cooperativa “Socioculturale”, ha definito i 138 operatori formati per far fronte al bisogno di cura e sostegno alla crescita dei 310 piccoli utenti che, attraverso le rispettive famiglie, hanno inoltrato nei tempi indicati dall’avviso l’istanza di accesso al servizio. «Si lavora nei mesi estivi per essere certi che il primo giorno di scuola possa esserlo davvero per tutti», ha dichiarato il presidente Antonio Calabrese, spiegando come la volontà politica dei rappresentanti istituzionali del Consorzio si raccordi con il team professionale dell’Ente e con le assistenti sociali dei Comuni dell’Ambito, usando ogni accortezza per far sì che il servizio di integrazione venga avviato con puntualità. Si tratta di un modus operandi al quale altre realtà che operano nel settore dei servizi socio-sanitari hanno guardato, e continuano a farlo, come buona pratica da mutuare.
Alla serata di presentazione del servizio sono intervenute le assistenti sociali che coordinano gli interventi, le dottoresse Valentina Capodieci ed Elena Galiano, e l’educatrice Nadia Cuomo, che nel corso dell’iniziativa ha raccontato la sua esperienza di crescita umana e professionale al fianco di un bambino che, oggi all’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado, segue da quando il minore frequentava la scuola primaria. Una continuità educativa che, nella giovane vita di coloro che hanno bisogno di qualche certezza in più, può davvero fare la differenza.