«Il percorso è iniziato due anni fa in C Silver e, passo dopo passo, porteremo a casa più risultati possibili»
Dalla semifinale persa con Canusium, la Clean Up Molfetta riparte ancora una volta dal campionato di serie C interregionale e si affida ad uno dei suoi uomini più carismatici, il suo capitano. Giuseppe Ippedico, infatti, classe ’97, è il primo riconfermato del club sportivo presieduto da Nicola Solimini. L’atleta, play/guardia di 185 centimetri, dotato di un tiro letale dalla media-lunga distanza, un buon playmaking e ottima solidità in fase difensiva, si è legato ai biancorossi sino al 2025 dopo l’ultimo torneo il cui «bilancio finale è stato, a mio parere, positivo con qualche scivolone di troppo durante la regular season. Nei play-off, poi, abbiamo espresso tutto il potenziale che avevamo, nonostante la stanchezza mentale e fisica, provando a mettere in serie difficoltà Canusium, la quale ha meritato la promozione in B interregionale».
Incontrato più volte da avversario proprio nel corso degli ultimi anni di serie B Nazionale, Ippedico può vantare un bagaglio di esperienze di tutto rispetto, avendo esordito e realizzato i primi punti in Lega Due con i Roseto Sharks nel 2014/15, accumulato minuti importanti con le maglie dell’Igea Barcellona Pozzo di Gotto e dell’Udas Cerignola tra il 2016 e il 2018, entrambe in serie B Nazionale, e ricoperto più volte il ruolo di capitano della Tecnoswitch Ruvo di Puglia con la quale ha ottenuto una promozione da protagonista in serie B nella stagione 2018/2019. Nel 2020, poi, l’arrivo a Molfetta.
«Per me, quella che inizia – ha detto Ippedico -, sarà la terza stagione di fila a Molfetta e non posso che esserne fiero di onorare e di far parte di questa bellissima e semplice realtà societaria. L’obiettivo è quello di far bene e continuare a crescere, come lo è stato d’altronde durante le ultime due stagioni, dopo la rinuncia alla B nazionale; il percorso è iniziato due anni fa in C Silver e, passo dopo passo – ha concluso -, porteremo a casa più risultati possibili per poter magari pensare di fare il salto di qualità».