Nell’area portuale di Monopoli, accanto alla zona storica, dove da sfondo si poteva ammirare, illuminato dal romantico chiarore della luna, il castello Carlo V, ha avuto inizio dalle ore 22.00, la prima edizione Gran Gala del Mare ‘Premio Costa dei Trulli’, manifestazione inserita nel cartellone estivo PugliAmare, con lo scopo primario di valorizzare il territorio monopolitano.
Una manifestazione con lo scopo di ricongiungere un rapporto con il mare e il centro storico.
Rapporto che ieri sera ha fatto invece registrare i brontolii e i malumori della cittadinanza locale, estromessi dalla platea composta da 1000 posti a sedere e che l’ha visto relegato dietro a transenne.
A placare gli animi è intervenuto il conduttore della serata, Antonio Stornaiolo, coadiuvato dal suo amico, il bravissimo attore barese, Emilio Solfrizzi, che non hanno lesinato battute e gag nei confronti dell’amministrazione locale, facendo sorridere, divertire e rasserenare il pubblico.
Pubblico che ha sicuramente apprezzato l’evento perché ha potuto assistere a momenti di spettacolo di alto livello.
Ma il Gala è un premio, ed il primo riconoscimento ‘Premio Costa dei Trulli’ è stato assegnato ad un grande giornalista e scrittore italiano, con oltre 50 anni di carriera alle spalle, Gianni Minà.
Infatti la sua professione iniziò come cronista a Tuttosport nel 1959. E’ stato sicuramente uno dei pochi giornalisti che ha commentato 8 mondiali di calcio e 7 olimpiadi, ma nel mondo è conosciuto soprattutto come colui che ha intervistato per 16 ore, il presidente cubano Fidel Castro e da quella intervista è stato prodotto un documentario e pubblicato un libro.
Ma Minà grazie alla sua professionalità di vero giornalista, quello che con le scarpe ai piedi, si è spostato per riuscire ad effettuare interviste “impossibili” per molti. Così ha avuto la fortuna di incontrare i personaggi più famosi del XIX e XX secolo, veri testimoni del tempo, come Cassius Clay (Muhammad Ali), Gabriel Garcia Marquez , Robert De Niro, Diego Maradona, trattenendo con loro in seguito un buon rapporto di amicizia.
A premiare Gianni Minà, l’assessore al Turismo di Monopoli, Domenico Alba, che gli ha conferito una formella ideata dall’artista Giuseppe Pavone.
Lo spettacolo è proseguito con la presentazione del gruppo musicale cubano, Augusto Enriquez y su Mambo Band, attualmente il maggior esponente al mondo della musica cubana, lo stesso Minà, che a suo dire è rimasto folgorato dalla musica afrocubana e dalla bravura di questo gruppo, tanto che nel 2001 si recò a casa di Luciano Pavarotti per fargli ascoltare un loro disco. Il maestro dopo l’ascolto di un minuto e mezzo, gli disse : “questi me li porti al Pavarotti & Friends, perché sono troppo bravi”.
photo Egidio Magnani
Così attraverso uno schermo gigante, si è potuto rivedere il duetto che 2002 hanno eseguito Luciano Pavarotti e Augusto Enriquez, con l’interpretazione della celebre ‘Chitarra romana’, arrangiata a danzòn cubano.
Ancora musica latina, con la cantante argentina, Lola Ponce, vincitrice della 58° edizione del Festival di Sanremo.
Lola Ponce, ha eseguito un brano in lingua madre e poi ha omaggiato la nostra terra con un brano di difficile esecuzione del bravissimo Domenico Modugno ‘Tu si ‘na cosa grande’, con una strepitosa ed emozionante interpretazione.
Momenti esilaranti sono stati affidati al duo Antonio Stornaiolo ed Emilio Solfrizzi.
Quest’ultimo per l’occasione ha riproposto il personaggio ‘Mino Pausa’ un poeta sui generis che come argomento principe del suo cantare poetico pone la ‘morte’.
Il clou della serata è stato affidato ad un’artista pugliese, Renzo Arbore, reduce da un concerto a L’Aquila.
Renzo, senza orchestra e senza gilet, capo d’abbigliamento che lo contraddistingue, si è divertito ad improvvisare con Antonio, Emilio ed Augusto e con l’intervento di un altro pugliese, Gegè Telesforo brani musicali, coinvolgendo il pubblico fino a farlo cantare la nota ‘Ma la notte no’.
Una serata latino-pugliese quella presentata ieri sera, un regalo ai cittadini di Monopoli e ai turisti presenti.
Anna De Marzo
photo Egidio Magnani