L’anno di Monte Sant’Angelo Capitale della Cultura pugliese 2024 continua con i suoi appuntamenti e le sue attività. Dopo il successo della settima edizione del festival “Michael”, la città dei due siti UNESCO entra nel vivo del cartellone delle sue residenze culturali. Le residenze, centro artistico del progetto “Un Monte in Cammino”, sono processi artistici e culturali che pensano al coinvolgimento non di spettatori, ma di cittadini consapevoli, che renderanno Monte un laboratorio culturale permanente, mettendo in rete i ragazzi delle scuole, le associazioni locali e i cittadini con artisti e studiosi del panorama nazionale e internazionale.
Le residenze, già nei primi mesi di attività, si stanno confermando come veri e propri laboratori culturali basati su tre elementi cardine: formazione, animazione e produzione. Formazione con le scuole e con la comunità, eventi di animazione aperti alla partecipazione; produzione tematiche con output originali legati al tema del dossier e del territorio.
Da marzo a maggio sono partite le prime due residenze culturali: quella teatrale, curata dalla compagnia Bottega degli Apocrifi con la direzione artistica di Cosimo Severo e Stefania Marrone, e quella cinematografica, curata da MAD con la direzione artistica di Luciano Toriello. Per il teatro è stata coinvolta la comunità, le scuole e gli adolescenti con il laboratorio e l’orazione teatrale del regista Marco Martinelli, i workshop con gli artisti Paolo Giorgio e Marcello Gori, i laboratori con gli Apocrifi e “InCoro”, chiamata pubblica alla pace fra Aristofane ed Elsa Morante. La residenza cinema, invece, ha proposto laboratori di produzione audiovisiva con gli studenti della città e ben tre proiezioni di documentari: “Procida” di Leonardo Di Costanzo, “Aiutami a fare da solo” di Maurizio Sciarra e “Senza Paura” di Luciano Toriello.
Dopo l’avvio di queste prime due residenze, da oggi – e fino al 31 maggio – è in partenza la prima tappa della residenza culturale dedicata alla scultura. Il progetto, curato dalla Green Cave di FestAmbiente, si intitola “Sammecalère 2.0”, e prevede la realizzazione, con un approccio multidisciplinare, di iniziative di diverso tipo che vedono al centro l’artigianato e l’arte del sacro sul caso specifico dell’iconografia micaelica, con due momenti distinti, a maggio e settembre, i due mesi speciali per il culto di San Michele, uno dedicato alla tradizione e l’altro all’innovazione dei linguaggi artistici e artigianali legati alla figura dell’Arcangelo.
La prima tappa, in partenza nel pomeriggio, ha come obiettivo la realizzazione di una statua di San Michele in pietra gentile, ispirata alla matrice comune dei Sammecalère ma che presenti degli elementi di caratterizzazione che non ne facciano una copia delle opere del passato. La realizzazione dell’opera sarà a cura dello scultore Ennio Lizzi che, nel laboratorio della Green Cave, ospiterà anche workshop sulla scultura, workshop culturali e laboratori per bambini e ragazzi, secondo il programma che segue.
Ecco i primi cinque appuntamenti di questa settimana: lunedì 20 maggio (ore 18.00): workshop culturale, “La figura di San Michele Arcangelo nella letteratura antica” con Renzo Infante, Università di Foggia; martedì 21 maggio (ore 18.00): primo workshop con lo scultore, “La pietra, gli strumenti di lavoro” con Ennio Lizzi, scultore; mercoledì 22 maggio (ore 18.00): secondo workshop con lo scultore, “Prima di scolpire, il progetto” con Ennio Lizzi, scultore; giovedì 23 maggio (ore 18.00): terzo workshop con lo scultore, “Scolpire” con Ennio Lizzi, scultore; venerdì 24 maggio (ore 18.00): workshop culturale, “Il Santuario di San Michele sul Gargano” con Marco Trotta, scrittore, e Gianfranco Piemontese, storico dell’arte.
Oltre alla scultura, domani partirà anche la residenza culturale dedicata alla letteratura e alla poesia. La residenza, diretta e curata dal poeta garganico Raffaele Niro, ospiterà nel corso dell’anno poeti, scrittori e critici che dialogheranno con il pubblico e offriranno vere e proprie lezioni magistrali con gli studenti della città. Martedì 21, a partire dalle ore 20.00, nel Museo Tancredi, la residenza comincerà con un incontro pubblico con il poeta Franco Arminio. Arminio, nato e cresciuto a Bisaccia, è un poeta, scrittore e paesologo. Ha raccontato i piccoli paesi d’Italia descrivendo con realtà e poesia la situazione del Mezzogiorno. Amatissimo dal pubblico e dai lettori, Arminio ha pubblicato molti libri, con notevole successo di critica. Tra gli altri: “Cartoline dai Morti”, “Terracarne”, “Geografia commossa dell’Italia interna”, il fortunatissimo “Cedi la strada agli alberi” e i recenti “Studi sull’amore”, “Sacro minore” e “Canti della gratitudine”. Roberto Saviano l’ha definito “uno dei poeti più importanti di questo Paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato”.