Le nostre metropoli coprono solo il 2% della superficie terrestre, ma producono l’82% della CO2, contribuendo largamente alla crisi climatica. A metterlo in evidenza è la proiezione 2024 di Multicompel Technology (www.multicompel.it), impresa operativa in tutt’Italia nell’ambito dei sistemi elettrici e dell’installazione di impianti fotovoltaici, che si sta ora impegnando per favorire la transizione energetica dei cittadini e nel sostenere anche quella delle pmi italiane. «Ad inquinare maggiormente sono le megalopoli cinesi e poi anche Mosca, Istanbul, Tokyo e New York» sintetizzano gli analisti di Multicompel Technology, basandosi sui dati della ricerca “Keeping Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167 Cities Worldwide” condotta da Ting Wei, Junliang Wu e Shaoqing Chen, ricercatori della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University in Cina. La città italiana più inquinante è invece Torino che si posiziona al cinquantaduesimo posto nella graduatoria mondiale ed al settimo posto in Europa con 22 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti annuali in atmosfera calcolate da Multicompel Technology per il 2024. In cima al ranking mondiale delle città più inquinanti spiccano Handan con 199 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti, Shangai (188 Mt Co2 eq), Suzhou (152 Mt Co2 eq), Dalian (142 Mt Co2 eq), Mosca (136 Mt Co2), Pechino (132 Mt Co2 eq), Tianjin (123 Mt Co2 eq) e Wuhan (110 Mt Co2 eq). La città più inquinante del Continente Europeo è Mosca (quinta nel ranking mondiale) con 136 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti in atmosfera stimate da Multicompel Technology per il 2024, seguita al secondo posto da Istanbul (decima del ranking mondiale) con 84 milioni di tonnellate di Co2 e da San Pietroburgo con 51 milioni di tonnellate di Co2. Seguono poi a livello europeo Francoforte (45 Mt Co2 eq) Atene (41 Mt Co2 eq), Berlino (27 Mt Co2 eq) e Torino (22 Mt Co2 eq). Il ranking europeo continua con Amburgo (19 Mt Co2) Rotterdam (17 Mt Co2), Varsavia (15 Mt Co2), Lione (11 Mt Co2 eq.) e quindi al dodicesimo posto Bologna (7 Mt Co2). Poi ancora Parigi (6,8 Mt Co2), Helsinki (6,5 Mt Co2), Amsterdam (6 Mt Co2), Lubiana (5,8 Mt Co2), Oslo (4,5 Mt Co2), Lisbona (4 Mt Co2), Copenaghen (3,4 Mt Co2), Stoccolma (3 Mt Co2), Vilnius (2,7 Mt Co2) e Piacenza (1,5 Mt Co2). «Il nostro obiettivo —grazie al fotovoltaico— è quello di arrivare ad avere città più resilienti ed una completa indipendenza energetica in un contesto, quello metropolitano, dove —secondo i dati Eurostat— oggi vive il 75% della popolazione europea e dove —secondo una proiezione al 2050 delle Nazioni Unite— vivrà il 68% della popolazione mondiale» spiega Edi Lala, fondatore e ceo di Multicompel Technology. E proprio dalle grandi metropoli arriva già oggi l’82% della CO2. Tenuto poi conto che il 42% delle emissioni sono prodotte dagli edifici, ecco che il concetto di città deve necessariamente evolvere verso uno sviluppo non solo economico ma anche di sostenibilità ambientale e di efficientamento energetico, favorendo la nascita di paradigmi di consumo etici. «La nostra idea è quella di promuovere la riqualificazione a lungo termine di edifici ed infrastrutture all’insegna della massima adattabilità e durevolezza, privilegiando l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, con consistenti positive ricadute economiche per tutti i cittadini» conclude il fondatore e ceo di Multicompel Technology. |