Interessante appuntamento al Museo Diocesano questo mercoledì 20 novembre 2024, alle ore 17,30. Gabriella Moretti, docente del Polo Liceale di Monopoli, dialogherà con lo studioso Antonio Ciuffreda, per poter approfondire i temi da lui trattati nel volume Le lettere delle Diocesi del Regno di Napoli alla Congregazione del Sant’Ufficio. 1557-1629, pubblicato dalla EUT (Edizioni della Università di Trieste) all’interno della Collana di studi “Inquisizione e Società. Fonti”. Si tratta del frutto di un lavoro di ricerca pluriennale, sviluppato all’interno di un Progetto di Interesse Nazionale (Prin 2017). Vi sono pubblicati gli atti contenuti in due dei cinque volumi di corrispondenza giunta alla sede centrale della Santa Inquisizione romana dalle numerosissime diocesi presenti nel Regno di Napoli, nell’arco di tempo compreso tra la metà del Cinquecento ed i primi tre decenni del Seicento, attualmente conservati nell’Archivio vaticano del Dicastero della Dottrina della Fede. In totale si tratta di 1.146 tra lettere e allegati, per la prima volta pubblicati nelle loro totalità. L’edizione critica di tale corpus di documenti restituisce al lettore, ed agli studiosi, un quadro della corrispondenza attivata tra le differenti realtà sociali e territoriali del Mezzogiorno d’Italia verso una delle più influenti Congregazioni della Curia romana cinque-seicentesca.
Si affrontano temi più strettamente legati all’attività del Santo Ufficio, come il controllo esercitato sui libri proibiti, inseriti negli Indici elaborati proprio nel corso della seconda metà del XVI secolo dalle autorità ecclesiastiche romane, oppure sulla presenza nelle comunità meridionali di eretici e sui comportamenti sociali ritenuti dannosi. Ritroviamo, quindi, riferimenti a presunti luterani ed anche ad ebrei e giudeizzanti (cioè ebrei convertiti) presenti nelle cittadine meridionali, alle pratiche religiose conservate dalle comunità fuggite dai Balcani ed insediatesi nel Mezzogiorno d’Italia (gli immigrati di quel tempo lontano); alle vicende di quei giovani rapiti da corsari turchi, convertiti all’islam e finalmente tornati nelle loro comunità, ma da ‘rinnegati’, e per i quali i vescovi chiedono a Roma di poter concedere il perdono per ri-accoglierli nella originaria comunità; a presunte magie e manifestazioni di riti e cerimonie eterodosse, alla condizione delle carceri. Le lettere scritte non solo da vescovi e religiosi, ma anche da laici e semplici fedeli, ci restituiscono frammenti di una articolata e complessa realtà sociale, oltre che religiosa.
Si farà specifico riferimento ai contenuti delle lettere spedite dalla Diocesi di Monopoli, Conversano, Polignano, Bari e sarà S. E. R. mons. Giuseppe Favale, vescovo di Conversano-Monopoli, a porgere le riflessioni conclusive.
Antonio Ciuffreda è docente di Storia Moderna del Dipartimento DIRIUM della Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Fa parte della Sisem (Società degli storici dell’età moderna), è coordinatore dell’Unità di Ricerca di Storia del CIRPAS (Centro Interdipartimentale di Ricerca su Popolazione, Ambiente e Salute) e conta una lunga collaborazione con l’Ėcole Française de Rome. Nel corso degli ultimi anni è impegnato in ricerche di storia sociale e religiosa riferite, in particolare, al Mezzogiorno d’Italia di età moderna.
L’iniziativa è frutto della proficua collaborazione attivata tra il Museo Diocesano, diretto da Miranda Carrieri, l’Associazione per l’Ecomuseo della Valle d’Itria, presieduta da Roberto Sublimi e la sezione di Monopoli della Società di Storia Patria per la Puglia presieduta da Achille Chillà.
Il Museo Diocesano è accessibile ai portatori di disabilità motoria, è apertodalle ore 10,30 alle 13,00 e dalle 17,30 alle 20,00 dal martedì alla domenica; resta chiuso il lunedì per riposo settimanale, tel. 080 748002
FB: Museo Diocesano di Monopoli mail: museodiocesanodimonopoli@gmail.com