L’Amministrazione Comunale, nell’ultima seduta di consiglio dello scorso 19 luglio, ha approvato la presa d’atto del Piano Economico Finanziario (PEF) del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani per il biennio 2024-2025, nonché le tariffe relative alla Tassa sui Rifiuti (TARI) per l’anno 2024. È bene ricordare che il PEF, per la definizione delle tariffe TARI, è elaborato e regolamentato dall’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA).
Per la predisposizione dell’aggiornamento biennale delle tariffe relative all’anno in corso, l’autorità ARERA ha chiesto ai Comuni di prevedere un aumento dei costi del servizio allo scopo di accelerare il recupero dell’inflazione, che ha pesantemente inciso sull’aumento dei costi fissi dei gestori, come per esempio il carburante utilizzato dai mezzi di raccolta e trasporto, al fine di poter assicurare la continuità e la sostenibilità del servizio. Il PEF, validato dall’Ager (Agenzia Territoriale Regionale della Regione Puglia per il servizio della gestione dei rifiuti), ha previsto per il Comune di Noci un incremento di 272.738,00 euro per l’anno 2024 e un ulteriore aumento di 117.002,00 euro per il 2025. Questi aumenti sono stati inevitabili anche a seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 10550 del 6 dicembre 2023, che ha dichiarato illegittima la delibera di Arera del 2021 relativa agli impianti minimi, la quale contribuiva a contenere i costi di smaltimento in discarica. Le tariffe, derivanti dal PEF imposto al Comune da Arera e Ager, avrebbero comportato un aumento del 6,61% in media per le utenze domestiche e del 10% in media per le utenze non domestiche per l’anno 2024.
L’Amministrazione Comunale utilizzando fondi propri ha in parte coperto questi aumenti per il 2024 (per 69.000 euro) riducendo l’aumento, per più della metà, alle utenze domestiche. Per l’anno 2025, gli aumenti stabiliti saranno completamente coperti da fondi di bilancio comunale, evitando qualsiasi ulteriore aggravio e disagio economico per le famiglie nocesi.
“Dobbiamo squarciare un velo di ipocrisia, dobbiamo prendere atto che i rifiuti rappresentano sempre un costo per la comunità. Noci differenzia al 74% e grazie al costante impegno di famiglie e cittadini non paghiamo un’ecotassa che altrimenti sarebbe molto più consistente. Tuttavia, nonostante questi sforzi, i costi continuano a salire perché i rifiuti risultano essere un spesa per la collettività – commenta il sindaco Francesco Intini che continua – per ridurre questo costo, la Regione è chiamata a pianificare l’apertura di nuove discariche per ottimizzare il ciclo di raccolta o trovare altri mezzi idonei per far sì che la Puglia non sia più l’anello debole del sistema di raccolta nazionale. Attualmente, per fare un confronto, i costi di gestione dei rifiuti in Puglia risultano essere il doppio di quelli della Lombardia. È il momento di avere coraggio nel prendere decisioni e dare risposte concrete per affrontare la problematica.”
Il Sindaco ha rinnovato l’impegno che l’Amministrazione Comunale intende implementare un sistema di tariffazione puntuale, noto come Tarip, nel prossimo futuro: “Grazie agli investimenti del PNRR e all’uso di sistemi informatici avanzati, sarà possibile avviare seriamente la Tarip. Questo sistema si basa sul principio che i cittadini che fanno una raccolta differenziata accurata e producono meno rifiuti otterranno benefici economici, mentre chi non differenzia adeguatamente sarà penalizzato. L’obiettivo è il miglioramento ulteriore della qualità della raccolta differenziata riducendo la percentuale complessiva di rifiuti indifferenziati prodotti. In tal modo, come altre esperienze hanno dimostrato, si potrà tendere ad un abbassamento dei costi per almeno il 5%.”
Il Sindaco concludendo: “La Tarip da sola non sarà sufficiente per ridurre significativamente i costi senza che la Regione adotti un nuovo sistema di gestione dei rifiuti sul territorio al fine di consentire l’abbassamento e l’ottimizzazione degli stessi”.