Oltre tre mesi di duro lavoro senza sosta da parte dei tecnici e volontari del Centro recupero tartarughe marine del Museo di Calimera, che ad oggi, son giunti al giro di boa, esattamente a metà dell’intensa attività di assistenza alle schiuse.
La stagione 2024, con un totale di 75 nidificazioni nella Provincia di Lecce, sta registrando una vera e propria “invasione” di tartarughe che, a detta degli esperti, già ai sui esordi si preannunciava come la più prolifica della storia; superando di gran lunga tutte le aspettative, questa stagione si è meritata l’appellativo di “Stagione dei Record”.
Tuttavia, sono diversi i fattori da considerarsi fondamentali per questo successo: in primis il grande lavoro dei volontari del Centro recupero (SeaTurtle Watcher) e degli operatori impegnati su tutto il territorio della provincia di Lecce, lavoro assai impegnativo il quale sta portando numerosissimi volontari a vivere in spiaggia per giorni interi aspettando il meraviglioso momento della schiusa; un altro fattore non di poco conto è il cambiamento climatico in atto, che sta apportando un considerevole aumento delle temperature del mare; tale fenomeno spinge tantissime femmine di tartaruga a scegliere le nostre coste, con una conseguente impennata delle nidificazioni in confronto alle stagioni passate.
Escludendo i due mesi precedenti, nei quali operatori e volontari sono stati impegnati giornalmente con il monitoraggio delle deposizioni, ad oggi, a solo un mese dall’inizio delle schiuse, tra notti insonni e giornate roventi sulle nostre spiagge, i volontari si sono trovati a presidiare i siti di nidificazione per 24 ore al giorno con sovrapposizioni di più nidi in schiusa.
Tutti questi sacrifici sono stati ampiamente ripagati: oltre 2200 piccole tartarughe hanno già raggiunto il mare; questi numeri sono destinati inevitabilmente a salire dato che siamo solo a metà della stagione.
La Provincia di Lecce ed in particolare i Comuni del basso Ionio si confermano un territorio ricco di spiagge che, non solo hanno una spiccata vocazione turistica, ma garantiscono le condizioni idonee alla deposizione e allo sviluppo delle uova di tartaruga.
<< Com’è noto – sottolinea Piero Carlino, Direttore del Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera – le tartarughe marine Caretta caretta appartengono a una specie tutelata e che necessita di misure adeguate di protezione. Le azioni di monitoraggio e assistenza alla schiusa, attualmente, data la forte pressione turistica e l’elevato grado di antropizzazione delle coste, sono l’unico modo per garantire il successo delle nidificazioni e non mettere a rischio il futuro della specie.>>
Come negli anni passati, il territorio del Comune di Ugento, con il suo Parco naturale regionale, si riconferma area prediletta dalle tartarughe marine, in particolare quest’anno, con 44 nidificazioni, guida le classifiche a livello nazionale, guadagnandosi il primato di comune con il più alto numero di nidi.
Naturalmente, la gestione di tutti questi nidi non sarebbe possibile senza la collaborazione con i comuni, che forniscono il loro supporto assecondando ogni richiesta, con la Guardia Costiera, che prontamente risponde ad ogni segnalazione velocizzando il lavoro degli operatori del Centro recupero, con gli stabilimenti balneari che prestano aiuto e supporto costantemente, e a Legambiente Salve e Gallipoli che affiancano il Centro calimerese nelle azioni di monitoraggio e salvaguardia dei litorali nei rispettivi comuni.