Partiti ieri alle 17.00 dal Golfo di Napoli, le prime della flotta di 100 imbarcazioni sono arrivate questa mattina poco dopo le 8.30 a Sorrento, tutte molto vicine dopo ben 150 miglia. Sostenuta da Rolex come official timepiece e da Loro Piana, la tradizionale regata, giunta alla 68esima edizione, è organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia (CRVI) in collaborazione con l’International Maxi Association e l’ORC.
Sei maxi arrivati in venti minuti, Jethou (GBR) è il vincitore in tempo reale
In passato la regata è stata un affair insidioso per il vento leggero, ma quest’anno i leader hanno potuto contare su buon vento per tutto il percorso. Dopo una lotta serrata al vertice, i primi due maxi hanno tagliato il traguardo separati da solo un minuto in tempo reale. I primi sei classificati hanno tutti battuto il precedente tempo record di 16 ore 44 minuti e 13 secondi stabilito nel 2016 da Cippa Lippa 8, il Cookson 50 di Guido Paolo Gamucci. Il ClubSwan 80 My Song e i cinque ex Maxi72 hanno dato vita a una competizione costante barca contro barca lungo tutto il percorso. Al traguardo di Massa Lubrense, in prossimità di Sorrento, alle 08:35:01 di questa mattina è stato il 77 piedi Jethou di Sir Peter Ogden a precedere Cannonball di Dario Ferrari che ha concluso secondo.
“È stata una regata straordinaria”, ha dichiarato Ogden. “La migliore che abbiamo disputato finora, perché non ci siamo mai trovati in un buco di vento, da nessuna parte: siamo sempre stati dove c’era pressione, lungo tutto il percorso. Siamo andati particolarmente bene sul lato posteriore di Ponza, dove ci siamo separati da Cannonball, che è andato verso l’interno ed è scomparso per un po’. Poi il vento ha cominciato a saltare. È stata una bella regata, ci siamo divertiti“.
Per Jethou la regata si è svolta con venti da leggeri a moderati che hanno raggiunto i 17 nodi d’intensità sotto una nuvola di pioggia. L’equipaggio, di grande livello di Ogden sul suo Maxi 72, comprendeva il tattico Brad Butterworth che ha raccontato: “My Song era in testa e probabilmente avrebbe vinto, ma loro hanno avuto problemi al largo di Ischia e hanno rallentato così noi siamo riusciti a superarli. Da li abbiamo mantenuto la leadership“.
Jethou ha stabilito il nuovo record di percorrenza della Regata dei Tre Golfi in 15 ore, 30 minuti e 1 secondo, con una velocità media di 9,7 nodi.
L’armatore di My Song, Pier Luigi Loro Piana, ha raccontato che la vittoria in tempo reale è sfuggita quando vicino a Procida, sulla via del ritorno da Ponza, hanno colpito con il timone un pesce luna gigante. “Siamo stati sfortunati, siamo andati a pesca… Abbiamo dovuto fermare la barca, fare retromarcia e perdere due miglia del vantaggio che avevamo accumulato”. Più tardi, passando per Capri, è esploso anche uno spinnaker nuovo di zecca.
Tra i leader a dover faticare di più è stato North Star di Peter Dubens, vincitore assoluto dello scorso anno. Mentre nel 2022 aveva affrontato solo Jethou, quest’anno combatteva contro altri quattro ex Maxi 72.
Anche se è troppo presto per definire un vincitore assoluto della Regata dei Tre Golfi, North Star è attualmente in testa alla sua classe in tempo compensato IRC. “È stato fantastico, una regata davvero veloce e sia la barca che il team sono stati meravigliosi. Siamo andati molto al traverso e abbiamo potuto usare i nostri nuovi ballast“, ha spiegato il tattico Nick Rogers, medaglia d’argento olimpica.
Forse la sorpresa più grande per Sir Peter Ogden e l’equipaggio di Jethou è stata la conquista della vittoria in tempo reale. In questo sono stati aiutati dalla ‘pesca’ di My Song, mentre il 100 piedi ARCA SGR di Furio Benussi, il favorito, si è dovuto ritirare dalla regata quando ha iniziato ad imbarcare acqua. L’incidente, che ha coinvolto la chiglia basculante, si è verificato alle 23.30 circa mentre era in testa alla flotta in prossimità di Zannone, in rotta verso Ponza. L’equipaggio ha lanciato il Mayday e poco dopo i colleghi triestini a bordo del maxi di 90 piedi Shockwave 3 li hanno raggiunti. A seguire è prontamente arrivata una motovedetta della Guardia Costiera sulla quale è stata trasferita la maggior parte dell’equipaggio. ARCA SGR è poi stata rimorchiata fino alla vicina isola di Ponza.
“La cosa più importante è che tutti i membri dell’equipaggio stiano bene“, ha dichiarato lo skipper Furio Benussi. “Grazie al duro lavoro e alla preparazione dell’equipaggio, nonostante la drammaticità della situazione, abbiamo evitato che ci fossero feriti e che la barca affondasse. Vorrei estendere un enorme ringraziamento ai grandi marinai di Shockwave 3 che sono stati i primi a soccorrerci, e alla Guardia Costiera che è arrivata a tempo di record per assistere al salvataggio“.
Un doveroso grazie degli organizzatori va a chi del CRVI ha coordinato le operazioni da terra e anche all’equipaggio di Vesper, che con due italiani a bordo è rimasto in contatto radio con Benussi fino all’arrivo della Guardia Costiera.
Il resto della flotta dovrebbe concludere la Regata dei Tre Golfi tra il pomeriggio di oggi e le prime ore della notte.