OPENING | MACTE | Irene Fenara. Le buone ombre | venerdì 18 ottobre 2024, Termoli

Il MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli presenta   Irene Fenara
Le buone ombre   vincitrice del Premio mostra alla 63° edizione del Premio Termoli presenta la sua ricerca, che oltrepassa la fotografia, appropriandosi di immagini di registrazioni di sorveglianza   18 ottobre 2024 – 25 gennaio 2025   OPENING
venerdì 18 ottobre, ore 18 – 20.30
  MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli Via Giappone, Termoli (CB)
www.fondazionemacte.com
Un anno dopo la vittoria del Premio mostra al 63° Premio Termoli, il MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli presenta, dal 18 ottobre 2024 al 25 gennaio 2025, Le buone ombre, la personale di Irene Fenara.   La ricerca di Irene Fenara, rovesciando la funzione delle telecamere di sorveglianza, sceglie immagini astratte a sfondo naturalistico di luoghi geografici disparati e non dichiarati, con un intento non tanto voyeuristico quanto poetico; Fenara ricerca infatti forme, ombre, coni di luce, in riprese meccaniche su perimetri di case isolate, con alberi e rami cresciuti che ne alterano la visibilità. Scegliendole e salvandole da un flusso di registrazione che probabilmente nessun altro guarderà, l’artista porta lo spettatore a confrontarsi con immagini misteriose che richiedono attenzione e interpretazione.   La mostra presenta un’imponente installazione video a ledwall, accompagnata da stampe fotografiche inedite tratte dall’archivio dell’artista. Accanto a queste saranno esposte opere della serie Autoritratti, in cui la figura dell’artista, come in un selfie, si inserisce nelle registrazioni di sorveglianza salvandole poi prima che il sistema ne cancelli ogni traccia.   Le buone ombre vuole essere un’esplorazione del confine tra visibilità e invisibilità, natura e tecnologia, proponendo una riflessione sul ruolo delle immagini nell’era della sorveglianza. Un progetto in cui l’artista utilizza strumenti tecnologici per esplorare l’interazione tra luce, ombre e natura in spazi rurali e architettonici, e che celebra anche il dialogo con la collezione del Premio Termoli, includendo nel percorso una selezione di opere che dedicano particolare attenzione alla fotografia.