Domani, 6 settembre, la terza giornata dalle 20.30 a Largo di Porta Alfonsina
sui temi della violenza di genere e giovanile e sui conflitti regolati dall’intelligenza artificiale
Otranto (Lecce). La violenza nelle sue varie sfumature – quella di genere prima su tutte – il disagio giovanile come allarmante fenomeno in rapida ascesa – ce lo insegna la cronaca di questi giorni – la guerra e le sue strategie al tempo dell’intelligenza artificiale: quali limiti? Quale verità?
Questi, domani (venerdì 6 settembre), i temi sul tappeto ideale della terza giornata del Festival Giornalisti del Mediterraneo, in corso in questi giorni a Otranto, capitale di cultura e d’accoglienza. Si comincia alle 20.30, come sempre in Largo Porta Alfonsina – sede istituzionale del Festival – con il primo dei temi annunciati: “Discriminazioni e violenza di genere. Emergenza sociale, il ruolo delle istituzioni” è infatti il titolo del primo panel della serata, che vedrà protagonisti la consigliera nazionale di parità Filomena D’Antini, la corrispondente Rai da Bruxelles Marilù Lucrezio, il sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Lecce Salvatore Cosentino, la psicologa e psicoterapeuta Tiziana Micello. Modera Patrizio Nissirio, Ansa.
Riflettori invece sulla condizione giovanile alle 21.30 con “Periferie: i cattivi ragazzi esistono?”, relatori l’inviata del Tg5Gabriella Simoni, i giornalistiMarianna Balfour e Gianni Svaldi, Maristella Massari per La Gazzetta del Mezzogiorno. Modera Francesca Ambrosini, TgCom 24.
Conclusione di serata a partire dalle 22.30 con “La guerra ibrida. Come l’intelligenza artificiale cambia i conflitti”: in dialogoPaolo Di Giannantonio, già inviato speciale del Tg1, Matteo Ornati per “Head of digital”, Pasquale Angelosanto, già generale del Ros, Zouhir Louassini, giornalista di Rainews24, Rosalba Castelletti per La Repubblica, il vicedirettore Ansa Stefano Polli. Modera Alessio Lasta, “Lo stato delle cose”, Raitre.