Presenti mille volontari provenienti da tutta Italia
Si è conclusa oggi la 9ª edizione estiva del Raduno Nazionale del Volontariato di Protezione Civile, tenutasi in Salento dal 26 al 29 settembre, che ha visto la partecipazione di oltre mille volontari provenienti da tutta Italia. Anche quest’anno, l’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra volontari, autorità ed esperti del settore, per tracciare un bilancio delle attività svolte e discutere di innovazione e di nuovi modelli di prevenzione e gestione delle emergenze. Il raduno si è svolto a Torre dell’Orso, località marina di Melendugno, e Otranto, in provincia di Lecce dove sabato pomeriggio si è tenuta una sfilata alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei volontari della Protezione Civile giunti da tutte le regioni d’Italia.
Uno dei momenti più significativi dell’evento è stato il convegno “Protezione Civile 4.0: tra cambiamenti climatici, formazione e sicurezza”, tenutosi nell’Auditorium Porta d’Oriente di Otranto che visto la partecipazione dei vertici della Protezione Civile, delle forze dell’ordine. Il convegno è stato aperto da Salvatore Bisanti, Presidente del Comitato Organizzatore del Raduno, e ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui Maurizio Bruno, Presidente del Comitato Regionale di Protezione Civile, Marco Gambusi, assessore alla Protezione Civile della Regione Piemonte, Stefano Minerva, Presidente della Provincia di Lecce, Francesco Bruni, sindaco di Otranto, Maurizio Cisternino, sindaco di Melendugno, Claudio Sergi vice Prefetto di Lecce. Nicola Lopane, Direttore del Dipartimento Protezione Civile e Gestione Emergenze della Regione Puglia, ha illustrato le innovazioni introdotte con l’istituzione del Numero Unico di Emergenza (NUE) 112. L’ingegner Barbara Valenzano, dirigente della Sezione di Protezione Civile della Regione Puglia, ha dedicato il suo intervento all’impatto dei cambiamenti climatici sulla gestione degli incendi boschivi, presentando il report di fine campagna AIB.
“Il Raduno Nazionale del Volontariato di Protezione Civile – ha commentato l’ingegner Valenzano – rappresenta un’importante occasione di confronto con un mondo, quello del volontariato, capace di esprimere non solo profondi valori umani, essenziali per la nostra missione, ma anche competenze tecniche che rendono ogni giorno la Protezione Civile Italiana un modello di riferimento internazionale. Per questo è indispensabile continuare ad investire su innovazione e formazione a beneficio anche delle generazioni future che sono chiamate, alla luce dei cambiamenti climatici in atto, ad affrontare sfide sempre più complesse.”