Teatro a corte: si è chiusa con grande successo la III edizione della rassegna teatrale nazionale di Palazzo delle Arti Beltrani a Trani. La compagnia campana Camomilla a Colazione bissa la vittoria del Premio ‘Giovanni Macchia’ con lo spettacolo “Burqa”. Vincono la convivenza pacifica e l’accettazione reciproca contro i fondamentalismi
Cala il sipario sulla terza edizione di “Teatro a Corte – Premio Giovanni Macchia” a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani. La rassegna teatrale nazionale, con la direzione artistica di Enzo Matichecchia e Lella Mastrapasqua, si è chiusa ieri nella spettacolare Corte ‘Davide Santorsola’, riscuotendo un grande successo di pubblico. Più di trecento gli spettatori che hanno applaudito una prima nazionale assoluta, “L’Ispettore Generale”, ultimo spettacolo in cartellone efuori concorso messo in scena dalla Compagnia dei Teatranti di Bisceglie e Trani, vincitrice di numerosi riconoscimenti importanti nell’arco di quasi venti anni di attività e animatrice della scena culturale pugliese con l’organizzazione di rassegne teatrali di grande successo. Capolavoro dello scrittore russo, “L’Ispettore Generale” è un’opera satirica scritta da Nikolaj Gogol‘, una commedia degli equivoci che maschera, svela e denuncia gli ingranaggi della società zarista dell’epoca, insozzati di volgarità e corruzione. Con la regia di Francesco di Tondo“L’Ispettore Generale” ha visto calcare il palcoscenico tanti interpreti. Nei panni di attori e supervisori artistici, gli stessi direttori artistici di Teatro a Corte, Enzo Matichecchia e Lella Mastrapasqua con Mimmo Milillo, Francesco di Tondo, Cosimo Boccassini, Claudia Rita Calitro, Michele Schiavone, Elida Musci, Noemi Mazzola, Francesca Flauret e Giuseppe Sasso. Uno spettacolo curato nei minimi dettagli anche nella scenografia a cura di Giuliano Tarricone e nei costumi di Teresa Trione.
La rassegna, in collaborazione con Compagnia dei Teatranti A.P.S. di Bisceglie-Trani e Unione Italiana Libero Teatro, ha animato dal 17 giugno, ogni sabato, la suggestiva corte. L’obiettivo di Teatro a Corte è stato quello di promuovere l’arte degli spettacoli amatoriali, un teatro fatto da artisti che trasmettono il proprio amore per la recitazione, contribuendo alla crescita culturale e sociale della comunità in cui vivono, e diffondono la passione e la conoscenza delle arti sceniche.
Nello spazio en plein airdi Palazzo Beltrani si sono alternate compagnie provenienti da tutta Italia. Gli spettacoli sono stati scelti dai direttori artistici dopo un’accurata selezione di quarantatrè proposte di compagnie teatrali italiane che hanno partecipato ad un bando nazionale. La pièce migliore è stata votata dal pubblico, mediante appositi questionari, alla fine di ogni singola messa in scena.
È risultata la più gradita al pubblico, bissando il successo per due anni consecutivi, “Burqa”di Angelo Rojo Mirisciotti della Compagnia Camomilla a Colazione di Visciano (Na), a cui è stato assegnato, alla fine della rappresentazione, il premio intitolato a “Giovanni Macchia” (Trani 1912 – Roma 2001), illustre critico letterario, saggista e accademico italiano di origini tranesi.A ritirare il prestigioso riconoscimento l’attore Nicola Pandico, giunto a Trani in rappresentanza della compagnia campana che ha inaugurato il cartellone della terza edizione di Teatro a Corte con la commedia “Burqa”, risultata poi vincitrice, che indaga sui rapporti tra diversi fondamentalismi religiosi. L’amore di cui si parla supera i confini della contestabilità, della discutibilità, poiché grande quanto i confini del mondo, è un amore che tende un abbraccio tra l’universo cattolico e quello islamico. Gag a tutto spiano, intrecci comici, situazioni grottesche, scontri, diatribe, malumori, duelli dialettici e comportamentali. Dopo tanta ironia, la commedia si chiude con un finale didascalico e moraleggiante, nella speranza che, almeno per una sera e grazie alla magia del teatro, popoli diversi e idee diverse si avvicinino, si incontrino sul piano della convivenza pacifica e dell’accettazione reciproca.
La premiazione è avvenuta alla presenza di Enzo Matichecchia e Lella Mastrapasqua e del direttore di Palazzo delle Arti Beltrani Niki Battaglia. Sul palco campeggiava anche lo splendido premio “Giovanni Macchia”,dalla mirabile fattura artigiana, che richiama le caratteristiche luminarie pugliesi. «La passione per il teatro e per le arti sceniche emergono prepotenti da tutti gli spettacoli scelti per Teatro a Corte – ha dichiarato Niki Battaglia al momento della premiazione – che è poi il senso vero di questa rassegna e il pubblico lo percepisce, tanto da aver decretato anche quest’anno un grande successo in termini di gradimento e di numeri. Segno evidente che la strada è quella giusta. Sono orgoglioso, assieme al mio staff che mi coadiuva, di aver dato a compagnie di tutta Italia la possibilità di esibirsi qui a Trani e di conoscere le bellezze della nostra città, comprese quelle custodite a Palazzo delle Arti Beltrani. L’appuntamento con Teatro a Corte è per l’anno prossimo e per la quarta edizione».
La rassegna Teatro a Corte fa parte della programmazione artistica 2023 di Palazzo delle Arti Beltrani, contenitore culturale polifunzionale della città di Trani. Curata dal direttore Niki Battaglia, gode della media partner di Radio Selene ed è stata realizzata dall’Associazione delle Arti con la collaborazione ed il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Città di Trani, il patrocinio del Festival Internazionale di Andria Castel del Monte e di Costa Sveva, l’intervento della Regione Puglia, il Pact
Polo Arti Cultura Turismo della Regione, Piano straordinario 2022 “Custodiamo la Cultura in Puglia” – Fondo speciale Cultura e Patrimonio culturale L.R. 40/2016, art.15, comma 3.