Diffondere consapevolezza, contribuire all’affermazione di una vera e propria cultura della salute e promuovere il contributo delle donne nell’ambito della sanità e dell’informazione scientifica. Con questo obiettivo oggi, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, in occasione della Giornata nazionale della salute della donna istituita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2015, si è tenuta la prima iniziativa di “Donne in Salute”, progetto promosso dalla Rete Italiana Città Sane OMS e dal Comune di Milano.
“L’empowerment femminile – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé, presidente della Rete Città Sane – passa anche e soprattutto da una maggiore consapevolezza di sé stesse e delle proprie peculiarità e dalla valorizzazione, anche dal punto di vista comunicativo, del prezioso contributo che le professioniste della salute apportano a un settore, quello della sanità e della ricerca, che negli anni ha visto crescere il protagonismo delle donne. Il progetto che prende avvio oggi, e che vogliamo replicare nelle città della rete, ha proprio l’obiettivo di riconoscere e far conoscere l’importanza di questo contributo attraverso momenti itineranti di informazione e partecipazione”.
Durante la mattinata, esperti, medici e professionisti del settore sanitario si sono confrontati in due diversi momenti di discussione. Nel corso della prima tavola rotonda, dal titolo “Informate e consapevoli, per la propria salute”, si è posta l’attenzione sulla tutela della salute della donna: dalla promozione di comportamenti sani alla prevenzione, dall’accesso alle cure sul territorio alla sensibilizzazione sull’importanza di questo aspetto in ogni età della vita, con l’obiettivo di promuovere un approccio orientato al genere che affonda le sue radici sulle diverse caratteristiche biologiche, ma anche su fattori ambientali, socio-relazionali, economici e culturali.
Un’informazione corretta e adeguata è fondamentale per la salute, anche e soprattutto nei momenti di cambiamento fisiologico che contraddistinguono le diverse fasi della vita della donna: età fertile, gravidanza, menopausa. “L’Italia è agli ultimi posti in Europa per impiego della contraccezione, soprattutto di quella ormonale – chiarisce Franca Fruzzetti, Past-president della Società italiana contraccezione -. Stimiamo che solo tra il 14 e il 20 per cento delle donne in età riproduttiva vi faccia ricorso. La mancanza di informazione rispetto all’importanza del proteggersi da gravidanze indesiderate rappresenta uno dei principali fattori alla base di questa situazione”.
In Italia, inoltre, si stimano circa dieci milioni di donne in età di menopausa, momento che arriva nel pieno della vita sociale, lavorativa e familiare. Secondo un’indagine di Fondazione Onda, solo il 50% delle donne in menopausa, con sintomi, ricorre a rimedi per limitarne gli effetti spiacevoli, con un forte condizionamento dovuto a barriere culturali e informative. “La menopausa non è una malattia, ma una condizione fisiologica che può essere associata a disturbi e conseguenze rilevanti per la salute e la qualità di vita della donna. Oggi abbiamo a disposizione numerosi approcci di cura efficaci e sicuri, che devono essere personalizzati affinché si possa sfruttarne al meglio le potenzialità”, dice Filippo Murina, Vicepresidente Società italiana menopausa.
La seconda tavola rotonda della giornata, promossa da GWPR Italia con il patrocinio di importanti realtà dirappresentanza, sarà dedicata invece a “Il ruolo strategico della comunicazione per l’empowerment della salute delle donne”. Sappiamo che è sempre più cruciale l’adesione a comportamenti a sostegno dello stato di salute, soprattutto per i risvolti economici e di spesa. Per questo, la leva della comunicazione è strumento di empowerment. La comunicazione istituzionale della salute ha e avrà un ruolo ancor più strategico nel rapporto tra Servizio sanitario nazionale e cittadino, tra individui e contesto familiare, tenendo bene a mente che è sempre più ibrida e che le persone seguono e ascoltano una moltitudine di fonti.
“La salute oggi è una sfida per Istituzioni, medici, percorsi di diagnosi e cura e strutture sanitarie. Comunicare in modo trasparente, trasmettere fiducia e valori, condividere informazioni validate, sono tra gli ingredienti chiave; una leva per promuovere effetti positivi sul sistema salute e per contenere la spesa pubblica. Le donne, infine, da sempre portavoce della salute familiare, fruitrici e professioniste, sono una risorsa da valorizzare per il sistema salute del Paese e sulle quali investire.” Dichiara Carola Salvato, Presidente di GWPR Italia.
Milano è dal 2023 presidente della Rete Città Sane OMS, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia delle Nazioni Unite ONU per la Salute, con l’obiettivo di aiutare le città a diffondere consapevolezza sulla salute pubblica, a sviluppare le politiche locali per la salute e i programmi sanitari, a prevenire e superare le minacce e i rischi, ad anticipare le sfide future. In Italia la rate rappresenta più di 11 milioni di cittadini e l’obiettivo di ‘Donne in Salute’ è la diffusione, nei prossimi mesi, di eventi itineranti di informazione, partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza in tutte le città aderenti.
L’iniziativa è stata presentata da Francesco Caroli, coordinatore nazionale della Rete Città Sane OMS e patrocinata da Fondazione Onda ETS, Europa Donna Italia, Donne protagoniste in Sanità, GWPR Italia, Donne Leader in sanità, #InclusioneDonna, Women for Oncology Italy, Fondazione Bellisario, SIC – Società Italiana della contraccezione e SIM – Società Italiana della menopausa.