A seguito dell’annunciata morte dell’esponente dell’opposizione russa Alexei Navalny nella colonia penale IK-3 di Kharp, importanti eurodeputati hanno rilasciato una dichiarazione comune.
David McAllister (PPE, DE), presidente della commissione per gli affari esteri, Udo Bullmann (S&D, DE), presidente della sottocommissione per i diritti dell’uomo, Ryszard Czarnecki (ECR, PL), presidente della delegazione alla commissione parlamentare di cooperazione UE-Russia, e Andrius Kubilius, relatore permanente sulla Russia, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione comune:
“Siamo scioccati e sconvolti nell’apprendere la notizia della morte annunciata del premio Sacharov Alexei Navalny, che ha sacrificato la sua vita per difendere la democrazia e opporsi all’oppressione e alla corruzione in Russia.
Il Presidente Navalny ci ha dato un incredibile esempio di coraggio. Già vittima di un tentato omicidio nel 2020, è stato arrestato e condannato per motivi dubbi e politicamente motivati. Dal momento del suo arresto, era stato sottoposto a maltrattamenti, torture, punizioni arbitrarie e pressioni psicologiche. Sebbene imprigionato in condizioni disumane, Alexei Navalny ha continuato instancabilmente e coraggiosamente la sua lotta, denunciando la corruzione del potere.
Due giorni fa, Navalny è stato nuovamente messo in una cella di isolamento punitivo per motivi non specificati, per un totale di 310 giorni in isolamento. Date le sue condizioni di salute dopo l’avvelenamento, questi maltrattamenti equivalevano alla pena di morte.
Vladimir Putin è responsabile del tragico destino di Alexei Navalny. A un mese dalle elezioni presidenziali, il regime mette a tacere ogni voce di opposizione. Questo è fuor di dubbio.
Il regime russo deve far luce sulle circostanze della morte di Navalny, se confermato, e liberare immediatamente tutti i prigionieri politici che rischiano la vita nelle carceri russe, tra cui Vladimir Kara-Murza, Oleg Orlov, Ilya Yashin, Alexei Gorinov, Dmitry Ivanov, Ioann Kurmoyarov, Viktoria Petrova, Maria Ponomarenko, Aleksandra Skochilenko e Dmitry Talantov”.