Pinacoteca metropolitana: presentata la mostra “Antonio Piccinni (1846-1920) nelle collezioni della Pinacoteca metropolitana di Bari”

Dal 26 luglio al 1°ottobre 2023 nella Pinacoteca metropolitana “Corrado Giaquinto” a Bari, sarà possibile visitare la mostra “Antonio Piccinni (1846-1920) nelle collezioni della Pinacoteca metropolitana di Bari” promossa dalla Città metropolitana di Bari. La mostra si prefigge lo scopo di valorizzare la ricca produzione di dipinti, disegni e incisioni custodite nella Pinacoteca metropolitana di Bari di uno degli artisti di spicco nel panorama dell’arte dell’Ottocento e del primo Novecento, pugliese di nascita ma di risonanza nazionale ed europea.

Il museo barese vanta, infatti, la collezione pubblica più ricca di opere dell’artista tranese, costituita nell’arco di oltre un secolo, costantemente e coerentemente incrementata nel corso degli anni mediante l’acquisizione di pezzi di particolare importanza e qualità.

La mostra e il relativo catalogo, costituito da un ricchissimo apparato iconografico e condotto sulla base di ricerche di prima mano in archivi pubblici e privati, mirano a far luce sulla straordinaria vicenda artistica di Antonio Piccinni. Il percorso, con l’esposizione di 148 opere, si snoda attraverso una serie di nuclei tematici volti a restituire il rilevante apporto fornito dall’artista in ordine, per esempio, alla tematica paesaggistica, riservando allo stesso tempo un occhio privilegiato a taluni ambiti a lui particolarmente congeniali quali il mondo dei diseredati, degli emarginati e degli “ultimi”.

L’ultima rilevante esposizione che lo ha riguardato, peraltro esclusivamente dedicata sulla produzione incisoria, risale al 2005 quando venne allestita una esposizione a Roma presso l’Istituto Centrale per la Grafica.

L’iniziativa è stata illustrata dal sindaco metropolitano, Antonio Decaro, dalla consigliera delegata ai Beni culturali, Francesca Pietroforte e dal dirigente del Servizio Beni culturali e Ico, Francesco Lombardo.

Ripensare a un’iniziativa espositiva in termini di educazione, crescita culturale a vantaggio di un pubblico costituito da cittadini consapevoli, potenziarne il senso critico trasmettendo l’idea di un museo come organismo dinamico e vitale, laboratorio di ricerca in costante fermento, sono questi gli obiettivi di questa mostra che si propone di dare la giusta collocazione e visibilità ad esponenti di una storia dell’arte pugliese, attraverso un paziente lavoro di indagine e di recupero – ha affermato Francesca Pietroforte -. Non va dimenticata l’attenzione riservata, da parte dello stesso artista, e in modo assolutamente consapevole, nei confronti del mondo degli umili e dei diseredati di cui tutto sommato anch’egli era parte integrante.

Per questa ragione è stata scelto quale logo della mostra l’opera “Il Figurinaio” che affronta il tema dello sfruttamento del lavoro minorile, conferendo al suo autore, relativamente a queste tematiche, il giusto posto che gli compete al pari dei suoi colleghi – i lombardi per esempio e, in primis, Emilio Longoni – come lui impegnati a evidenziare le contraddizioni della società in un’epoca segnata da profonde trasformazioni che l’arte riesce a penetrare e a comunicare attraverso un linguaggio universale”.

“Le diverse fasi che hanno accompagnato l’impegnativo lavoro di ricerca e di ricognizione delle opere di Antonio Piccinni sono state caratterizzate da proficui incontri con collezionisti, anche baresi, e da rapporti instaurati con le numerose e prestigiose istituzioni culturali sparse sul territorio nazionale, a loro volta custodi, di alcuni tasselli significativi di questo straordinario percorso che per la prima volta si propone al pubblico nella sua interezza e nella sua complessità” – ha concluso Francesco Lombardo.

Info: www.pinacotecabari.it