La barese Irene Gianeselli è la vincitrice del V Premio Letterario Tre Colori nell’ambito del 25° Festival Inventa un Film. Il suo racconto Preghiera di novembre, già selezionato nel 2016 come semifinalista al Premio Campiello Giovani, ha conquistato le Giurie selezionatrici e tecniche che hanno scelto tra oltre 400 opere. Si tratta di una storia breve ispirata a Pier Paolo Pasolini: il sogno di un uomo che attraversa Roma di notte in compagnia di personaggi che si sfidano e si confrontano sul presente, intrappolati nel tempo sospeso di un lutto da elaborare. «Cosa accade ad un uomo che torna nella propria città di notte come uno straniero, come un profugo, cosa accade ad un uomo quando torna e nessuno lo aspetta, chi chiamerà il suo nome? Un uomo è il suo nome? E se nessuno lo pronuncia quel nome, l’uomo continuerà ad esistere?» è la domanda ricorrente che illumina la narrazione.
«Questo racconto torna in un concorso letterario dopo sette anni in cui il mondo sembra essere cambiato, mi ha profondamente commosso scoprire che riesce ancora a toccare i lettori, soprattutto i giovani come me. Mi piacerebbe tornare a proporre Preghiera di novembre in teatro in forma di monologo al pianoforte e vorrei anche farlo diventare un cortometraggio. È un omaggio ai fratelli Pasolini, partigiani entrambi anche se in modi diversi, una prospettiva ulteriore da cui ascoltarli e interrogarli. Una grande emozione, poi, ricevere questo Premio proprio nei luoghi di Pietro Ingrao, un altro militante antifascista nella Resistenza che chiedeva di pensare l’impossibile per avere la misura del cambiamento: nella politica, nella vita» spiega Gianeselli che è una pasolinista. Suoi i due saggi Atti diversi, incanti di corpi editi da Les Flâneurs (per la casa editrice ha firmato nel 2021 anche il romanzo Il movimento del ritorno) che raccolgono i primi esiti della ricerca sul Teatro di Pasolini suffragata dallo studio dei manoscritti del Poeta friulano e dalla testimonianza inedita dell’attore Luigi Mezzanotte. «Pasolini è il mio maestro dell’anima, una figura insostituibile nella mia formazione e nella mia ricerca: davanti alla sua autenticità mi sentirò sempre in debito, con gratitudine» conclude la scrittrice.
Irene Gianeselli (1997) dopo la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale (LM-65) è dottoranda in Scienze delle Relazioni Umane – UniBa. Diplomata in pianoforte al Conservatorio di Bari, è giornalista e critico cinematografico del SNCCI, regista, sceneggiatrice e attrice. È la vincitrice del XIX Premio Fabrizio De André per la Poesia. È autrice di romanzi, articoli scientifici e monografie. Ha scritto e diretto i cortometraggi Il misuratore del Mondo (2021) per il quale ha vinto il Premio Miglior Sceneggiatura al Madrid Film e Alma diletta (2022) che le è valso, tra gli altri, il Premio miglior attrice allo Swedish International Film Festival di Arvika (Svezia).