Il 17 aprile 2024 la Sede di Bari della Banca d’Italia ha ospitato circa 60 delegate sindacali di CGIL, CISL e UIL Puglia per il primo di una serie di incontri formativi che fanno parte del progetto di educazione finanziaria Le donne contano… anche nel mondo del lavoro! Un progetto ideato dalla Banca d’Italia in collaborazione con i dipartimenti delle politiche di genere e pari opportunità delle sigle sindacali citate per accrescere la cultura finanziaria delle lavoratrici raggiungendole direttamente sui luoghi di lavoro.
L’iniziativa sta coinvolgendo le Sedi della Banca d’Italia capoluogo di regione e prevede la formazione, da parte degli esperti della Banca, di oltre 1000 delegate sindacali sui principi base della finanza personale: la pianificazione finanziaria, gli strumenti di pagamento alternativi al contante, l’home banking e la sicurezza informatica, l’approccio al debito. Le delegate terranno a loro volta incontri sui luoghi di lavoro per formare sui medesimi temi le lavoratrici. Le delegate sindacali e le lavoratrici avranno a disposizione il materiale de “Le donne contano” disponibile anche on line sul portale di educazione finanziaria della Banca d’Italia L’economia per tutti, insieme a ulteriori approfondimenti.
La prima fase del progetto, che è stata avviata in fase sperimentale nel 2022, ha consentito di incontrare e formare delegate sindacali di diverse regioni e le successive sessioni formative hanno permesso alle lavoratrici, come rilevato dai questionari somministrati, di incrementare le loro conoscenze in materia di finanza personale.
Il progetto Le donne contano … anche nel mondo del lavoro! si inserisce in un quadro più ampio di attività formative che la Banca d’Italia, attraverso le proprie filiali, dedica alle donne, spesso in collaborazione con enti e associazioni, nell’ottica di contribuire a ridurre i divari di genere e contrastare la violenza economica.
I risultati delle analisi condotte sui dati delle indagini campionarie, nazionali e internazionali, e un quadro socio-economico di particolare fragilità continuano infatti a segnalare nel nostro Paese un forte bisogno di alfabetizzazione finanziaria, soprattutto da parte delle donne. Secondo il rapporto diffuso dall’OCSE lo scorso dicembre, in Italia, come nella maggior parte dei paesi Ocse, il divario di genere riguarda soprattutto le conoscenze.
Tra le donne italiane, il divario è più ampio per chi possiede un basso livello di istruzione, per le studentesse e ancora di più per le casalinghe e le pensionate. A livello territoriale, il divario è maggiore al Sud.
Le attività di alfabetizzazione finanziaria rivolte alle donne, stimolando la loro partecipazione economica attiva, contribuiscono non solo a ridurre i divari di genere ma, per tale via, anche a innalzare il livello di benessere collettivo.