“Andy Warhol. Life, Pop & Rock”, la mostra organizzata da Bass Culture srl e Rjma Progetti culturali, con il patrocinio del Comune di Alberobello e in collaborazione con l’Associazione Locus Festival, ha registrato nella torrida estate pugliese 9.000 presenze, riscontrando l’interesse di viaggiatori italiani per il 55% e stranieri per il 45%. Con una media di 65 visitatori e con picchi fino a oltre 150 presenze al giorno, l’iniziativa conferma la passione unanime per il celebre artista e la sua arte. Di qui la decisione di Organizzazione e Amministrazione di prorogare l’iniziativa fino all’epifania, destagionalizzando l’offerta culturale, ampliando il periodo di permanenza e infine cedendo il passo a quei viaggiatori che prediligono i periodi più calmi e meno addensati dell’anno e agli studenti soprattutto delle Scuole Secondarie di secondo grado con indirizzo culturale e artistico. “L’esposizione “Andy Warhol. Life, Pop & Rock” può a buon ragione essere considerata il ‘sequel’ di un ricco palinsesto di iniziative culturali, pianificate e realizzate da questa Amministrazione, sin dal suo insediamento”. Spiegano all’unisono il Sindaco, Francesco De Carlo, e l’Assessora alla Cultura e alle Manifestazioni del Comune di Alberobello, Valeria Sabatelli. “Stiamo infatti dedicando particolare attenzione alla programmazione degli eventi culturali della Città, coinvolgendo in egual misura il pubblico ‘locale’ e quello internazionale, alzando sempre più l’asticella attraverso una piattaforma collaudata da partner autorevoli, da certosini piani di gestione e da una rinnovata offerta culturale. Questo percorso è coerente con la candidatura territoriale di Alberobello a capitale italiana della Cultura 2027, per cui a fine settembre è già stato presentato un ricco dossier. Ora non ci resta che attendere”. La mostra è allestita negli spazi di Casa Alberobello in largo Martellotta e rappresenta un progetto speciale, in esclusiva per il Locus 2024, festival che per la prima volta ha fatto tappa nel Comune di Alberobello, proprio per celebrare la sua XX edizione. “I trulli e la loro unicità hanno reso Alberobello famosa nel mondo e per continuare a essere un forte attrattore sul territorio, e in Italia, si è reso necessario attuare un significativo cambio di passo”. Affermano De Carlo e Sabatelli. “La sfida che abbiamo scelto di abbracciare è stata quella di affermare e rendere più facilmente riconoscibili al grande pubblico i luoghi della nostra città deputati a contenitori culturali, come il ‘Museo del Territorio’, ‘Casa Alberobello’… e contestualmente di diversificare l’offerta, proponendo progetti sempre più ambiziosi e innovativi. E, stando ai dati di affluenza, i risultati consolidati ci stanno dando conferma”. Unica nel suo genere, la mostra ripercorre, attraverso un’ampia selezione di opere, l’evoluzione artistica e umana di uno dei più grandi protagonisti dell’arte del nostro tempo, uno dei più poliedrici e influenti, dei più amati e discussi. Percorrendo le dodici sezioni della mostra, scandite da ben 150 opere, provenienti da collezioni private, lo spettatore ha la possibilità di vedere alcune delle più famose serigrafie, insieme a foto, video, manifesti, riviste, ceramiche e in particolare la straordinaria serie di copertine di vinili. Opere e oggetti che hanno consacrato Andy Warhol come padre della Pop Art, capace di rileggere la cultura di massa attraverso le sue forme. Ed è proprio per questi elementi di unicità che i numerosi appassionati del genere, già frequentatori di mostre su Warhol, hanno scelto di visitare anche questa mostra e di voler cogliere nelle opere esposte quegli elementi di novità e di riscoprire inaspettate declinazioni dell’artista più iconico della Pop Art. Il percorso espositivo inizia proprio con le copertine dei vinili che Warhol realizzò a partire dal 1949 fino al 1987, attraversando poi tutto il suo percorso artistico. L’allora ‘giovane designer’, grazie al suo lavoro di grafico presso importanti case discografiche, ebbe modo di sperimentare tecniche e soggetti che risulteranno preponderanti poi nelle progettualità future. Sono esposti alcuni inediti, vere rarità, come le prime cover realizzare negli anni ‘50, che hanno contribuito a sviluppare il suo gusto estetico e figurativo. Ed è attraverso questa esperienza che si poté cimentare con i ritratti di icone quali per esempio Paul Anka, Liza Minnelli, John Lennon e molti altri, tra cui Loredana Bertè. Ci sono inoltre alcuni dei lavori che Warhol creò a partire dagli anni Sessanta e che hanno contribuito alla sua affermazione come artista poliedrico, capace di misurarsi con le tecniche più disparate e con tutti i generi maggiori del linguaggio espressivo. “Siamo entusiasti di proseguire la nostra collaborazione con il Comune di Alberobello, che ha avuto inizio a giugno 2023 con la mostra dedicata a Frida Kahlo. Questo percorso ci ha permesso di esplorare nuove frontiere culturali e di avvicinare il pubblico a grandi figure dell’arte contemporanea, unendo il fascino senza tempo di Alberobello alla potenza evocativa delle opere esposte”. Dichiara Vincenzo Bellini, amministratore di Bass Culture, e prosegue “Con la mostra di Andy Warhol, ribadiamo il nostro impegno nel rendere l’arte e la cultura accessibili a tutti, consolidando una visione condivisa con il Comune di Alberobello. Crediamo fortemente che la cultura debba essere al centro della crescita e dello sviluppo di una comunità, e questa sinergia con l’amministrazione comunale ci permette di ampliare e arricchire l’offerta culturale di Alberobello, fino a diventare un punto di riferimento artistico non solo per il territorio, ma anche a livello internazionale. Siamo certi che questo sia solo l’inizio di un lungo percorso, e continueremo a lavorare insieme per creare nuove opportunità di incontro tra arte, territorio e collettività”. |