23 opere d’arte che fanno parte della collezione dello studioso e scrittore Roberto Malini, che annuncia una nuova importante acquisizione: “Presto la collezione sarà arricchita da un fondo di dipinti e disegni recuperato nell’Ucraina sconvolta dalla guerra, opere dell’artista ebreo sopravvissuto a Holodomor e Olocausto Igor Horovitz. Ne parlerò a Trani durante l’inaugurazione”.
La Fondazione S.E.C.A., Ente fondatore del Museo della macchina per scrivere con sede presso il Polo Museale di Trani Palazzo Lodispoto, in collaborazione con la Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria (ILMC) di Barletta, allestisce presso l’ex Sinagoga Scola Grande-Museo di Storia Ebraica di Trani la Mostra La notte dipingevo quadri rossi, con 23 opere di arte ebraica risalenti al periodo che precede la Seconda Guerra Mondiale, agli anni del conflitto e a quelli immediatamente successivi. La Mostra gode del prestigioso patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
La mostra, in programma dal 18 luglio al 12 settembre 2024, presenta una selezione di quadri tratti dalla vasta Collezione Roberto Malini acquisita dalla Fondazione ILMC, Ente che grazie al lavoro compiuto negli ultimi 35 anni da Francesco Lotoro nella salvaguardia e promozione della musica scritta in Ghetti, Lager e Gulag dal 1933 al 1953, ha dato vita a un Archivio e a una Biblioteca oggi tutelati e vincolati dal Ministero della Cultura.
Il poeta e scrittore Roberto Malini ha donato alla Fondazione ILMC un patrimonio straordinario che troverà collocazione definitiva nel Museo della futura Cittadella della Musica Concentrazionaria che sorgerà nell’area dell’ex Distilleria di Barletta. Malini ha dedicato la vita al recupero di tali opere per sottrarle alla dispersione e all’oblio, impegno che gli è valso il prestigioso Premio Pasquale Rotondi-Mecenatismo 2018. Per salvare le opere degli Artisti che hanno vissuto la tragedia della Shoah, da tanti anni egli agisce come un instancabile ricercatore di quadri e disegni realizzati prima, durante e dopo la persecuzioni antisemite del Novecento, alcuni di enorme valore artistico e tutti profondamente emozionanti; come lo stesso Malini dichiara, la sua collezione “è stata pensata come punto di riferimento di un luogo di comunità, simbolo della crescita civile e culturale di quel luogo e meta educativa per le istituzioni scolastiche”.
Il titolo della Mostra fa riferimento sia ai “quadri rossi” dell’artista ebreo polacco Jacob Vassover (1926–2008) che al titolo del romanzo autobiografico La Notte dello scrittore ebreo rumeno Elie Wiesel (Premio Nobel per la Pace 1986) in gioventù deportato con i propri familiari ad Auschwitz e Buchenwald; attraverso il titolo della Mostra si è voluto idealmente evocare un equilibrio emozionale tra questi due straordinari protagonisti della Storia, dell’Arte e della Letteratura del XX secolo.
Durante l’inaugurazione, Roberto Malini annuncerà l’acquisizione di un fondo di opere, disegni e dipinti, dell’artista ebreo ucraino Igor Horovitz, sopravvissuto all’Holodomor e alla Shoah. Una scoperta e un ritrovamento, effettuati nell’Ucraina sconvolta dalla guerra, che arricchirà il tesoro d’arte e memoria della collezione e, è il caso di scriverlo, di tutta l’umanità.
La Mostra sarà inaugurata giovedì 18 luglio alle ore 18.00 e rimarrà aperta fino a giovedì 12 settembre (apertura da martedì a domenica, ore 9:30–13.00, 16.00–19.00). Ingresso con ticket sinagoga (Museo di Storia Ebraica, 4 euro).
Info: Fondazione S.E.C.A. tel. 0883/582470
Info: Fondazione ILMC tel. 347 0095976 – 328 1443279